Warriors, Klay Thompson brilla contro i Bucks: "So che notti simili sono nelle mie corde"

Una notte da Klay Thompson, la migliore da quando il #11 ha fatto il suo ritorno in campo. In un Chase Center in visibilio, Klay ha trascinato i Golden State Warriors ad una significativa vittoria (109-122) sui Campioni in carica dei Milwaukee Bucks. Con uno Steph Curry perennemente raddoppiato se non triplicato, che ha pensato più che altro a giocare per i compagni (8+8 ast e 3/7 al tiro), il classe 1990 si è preso il proscenio, con una prestazione da 38 punti (15/24 al tiro e 8/14 da tre), 6 rimbalzi e 5 assist, supportato a dovere da Jordan Poole (30+6 reb e 5 ast) e da Andrew Wiggins (21+6 reb).

Tutti fanno un grosso affidamento sulle mie capacità di tiro e ovviamente ne fanno un bel problema vedendo quelle statistiche lì” – ha detto Klay nel post partita – “Voglio dire, non ero molto contento di come stavo tirando ultimamente, ma so che notti simili sono nelle mie corde. Semplicemente lo so. Ho fatto troppe grandi cose che tanti altri non hanno mai fatto per dubitare di me stesso“.

Sul lavoro ‘oscuro’ di Curry: “Non credo che in questa Lega ci sia un giocatore che venga raddoppiato, se non triplicato, così tante volte a partita come Steph. Ha aperto tanto il mio gioco ed apprezzo come attragga la difesa avversaria quando è in campo, permettendo ai suoi compagni di avere così tante opportunità. Io ho sfruttato al meglio il suo lavoro, lo spazio che mi ha aperto“.

Desideravo tanto una serata come questa” – conclude Thompson – “Ha fornito una grande spinta a tutta la squadra e a me in particolare. Peccato per i 40 punti. Farne 38 è fantastico, ma 40 suonava decisamente meglio. In ogni caso, è stata una gran serata“.

La parola passa a coach Steve Kerr: “Una prestazione del genere è un sollievo, soprattutto per lui. È molto duro con se stesso e vuole avere successo in modo feroce. Nelle ultime partite ha forzato troppo, prendendosi troppi tiri difficili troppo presto nelle partite, il che gli ha impedito di prendere il ritmo giusto. Stasera, al contrario, si è preso i tiri giusti con il giusto anticipo. Sai, una volta che a Klay entrano i primi due o tre tiri, poi anche quelli più complicati diventano più facili“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone