Warriors, Russell: "Non mi preoccupa il dovermi adattare allo stile di gioco di coach Kerr"

Dopo gli addii di Kevin Durant, DeMarcus Cousins, Andre Iguodala e Shaun Livingston, i Golden State Warriors hanno voluto scommettere su D’Angelo Russell, reduce da un’ottima esperienza con i Brooklyn Nets che, a 23 anni, ha contribuito a rilanciarne una carriera che sembrava prematuramente destinata ad un limbo da incompiuta.

Non sarà però un compito facile, quello che attende il giovane ex Lakers. In particolare, i punti interrogativi aumentano quando si pensa al momento nel quale tornerà dall’infortunio Klay Thompson. Come potranno coesistere lui, D-Lo e Curry?

Russell, comunque, non si fa spaventare e, intervistato da NBA TV, risponde così: “Credo che questo stile di gioco sia l’esempio assoluto di un’organizzazione offensiva che crea vantaggi e massimizza il potenziale di ciascun giocatore. Loro hanno svolto un gran lavoro nell’adattare ciascun giocatore che si unisce al roster e, per questo motivo, non sono per niente preoccupato dello stile di gioco a cui mi dovrò adattare“.

A Russell è stato chiesto se, prima dell’approdo nella Baia, avesse già rapporti di conoscenza o amicizia con giocatori degli Warriors: “Sinceramente no” – sottolinea – “Ma è il bello della NBA. Ti capita di arrivare in un ambiente già consolidato e bisogna adattarsi a ciò che è già presente“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone