Tornano le stelle in NBA: ecco come possono cambiare le gerarchie nelle due Conference
Il prossimo 2015/16 segnerà il ritorno nella Lega di numerose stelle perse lo scorso anno a causa dei molteplici infortuni.
Con il rientro in campo dei leader, potrebbero cambiare così anche le gerarchie della stessa Lega, alterando le classifiche viste la scorsa primavera e mischiando un po’ le carte in vista dei successivi Playoff.
Molto di cui discutere ad Est: a farsi attendere sono soprattutto i rientri di Paul George e Chris Bosh. Il primo darà un contributo sostanzioso ai suoi Indiana Pacers, lo scorso anno fuori dai Playoff per un pelo e che aspirano alla Post-season anche dopo aver perso Roy Hibbert direzione Lakers.
Bosh sarà fondamentale nell’economia dei ‘nuovi’ Heat, con Riley che, dopo il decimo posto dello scorso anno e il mercato estivo, si candida ad essere la scheggia impazzita del prossimo anno. Soprattutto se dovessero reggere le ginocchia del confermato Wade.
A rischiare il posto sono soprattutto i Brooklyn Nets: ottavi lo scorso anno, hanno lasciato andare Deron Williams a Dallas, integrando in roster Bargnani, Quincy Miller e Wayne Ellington. Le voci di mercato su Joe Johnson non sono ancora placate e chissà se i movimenti estivi sono già finiti.
Ancor più incertezza ad Ovest: non solo i rientri di Kobe Bryant e soprattutto Kevin Durant, ma c’è da considerare anche il ruolo dei Minnesota Timberwolves.
Kobe sarà protagonista della sua ultima stagione a 37anni; i Lakers non sembrano poter essere una contender, ma se tutto girasse per il verso giusto hanno talento giovane per poter aspirare al piazzamento Playoff. Russel, Clarkson e Randle sono novelli, Williams e Hibbert possono dare una mano concreta.
The Durantula avrà poi tutti i riflettori puntati addosso: Durant non è più la giovane stella da far crescere, con i suoi 27 anni e un anno praticamente ai box, arriva alla sua ottava stagione NBA per la definitiva consacrazione. I Thunder si costruiranno attorno a lui (e Westbrook) e cercheranno un posto per dire la loro ai Playoff nel primo anno post-Brooks.
Ancor più interessante la situazione dei Minnesota Timberwolves: la squadra più giovane e talentuosa (in prospettiva) dell’intera Lega, dopo un’annata da sole 16 vinte e 66 perse (normale in un progetto di maturazione) vuole cominciare a dire la sua.
La classe di Rubio e Wiggins, il contributo fondamentale di Garnett, Neal e Pekovic, l’atletismo di LaVine e il talento aggiunto dei rookie Towns basteranno per accedere ai Playoff?
Può darsi, e in quel caso a rischiare maggiormente sembrano poter essere i Portland Blazers: quarti lo scorso anno, hanno perso 4/5 del quintetto lasciando partire Aldridge, Afflalo, Matthews e Lopez. Il solo Lillard non sembra poter bastare per aiutare Portland a confermarsi ai livelli dello scorso anno.