
Hawks, il proprietario Ressler: "Stagione deludente, non ripeteremo gli stessi errori"
La stagione degli Atlanta Hawks si è conclusa qualche giorno fa con l’eliminazione al primo round contro i Miami Heat che si sono imposti nella serie per 4-1.
La franchigia della Georgia era reduce da un’annata 2020-2021 estremamente positiva, che aveva portato Young e compagni a giocarsi l’accesso alle Finals contro i futuri campioni dei Bucks prendendo anche il fattore campo nel corso della serie prima di arrendersi per 4-2. Una post-season in cui gli Hawks avevano eliminato prima i New York Knicks e poi una contender come i Philadelphia 76ers.
L’ultima stagione però è stata piuttosto deludente per gli uomini di McMillan, che con un record di 43 successi e 39 ko si sono guadagnati solo all’ultimo l’accesso ai playoff dopo la vittoria del torneo play-in, prima di incassare la netta sconfitta contro gli Heat.
Intervistato da ESPN il proprietario della franchigia, Tony Ressler, non ha usato giri di parole: “È stata una stagione deludente, pensavamo di poter fare molto meglio sia in regular season che ai playoff”.
“La scorsa estate non ci furono molti cambiamenti perchè pensavamo che vista l’età media molto giovane della squadra potessimo solo migliorare” – prosegue il nr.1 degli Hawks parlando degli errori commessi – “E anche durante la stagione abbiamo preferito non fare troppi cambiamenti. Dovevamo essere più coraggiosi per provare a migliorare il nostro rendimento”. Nell’estate 2021, Atlanta si è concentrata sui rinnovi pesanti di Young, Collins e Huerter. L’unico scambio successivo e degno di nota che ha visto protagonista la franchigia della Georgia è stato quello che ha coinvolto Cam Reddish e Kevin Knox, con il primo spedito ai New York Knicks in cambio del secondo e di una prima scelta.
Parlando della prossima estate, Ressler aggiunge: “Non commetteremo gli stessi errori. Non avremo più una off-season strutturata come la precedente. È stato uno sbaglio. Ma rimango ancora estremamente fiducioso nei confronti del GM Schlenk e del coach McMillan. Non mi farò più scrupoli a pagare la luxury tax se questo servirà ad avere un roster più competitivo, le spese in più non mi spaventano”. Si tratta di un cambiamento piuttosto netto rispetto alle precedenti posizioni del proprietario, che in passato aveva dichiarato la sua contrarietà a spendere i soldi della tassa per una squadra che non fosse una contender per il titolo.
Infine, uno sguardo anche al mercato e al roster attuale: “Se serve aggiungere un’altra star che affianchi Young? Ogni squadra in questa Lega deve saper cogliere al volo le occasioni per firmare i migliori giocatori quando se ne presenta la possibilità. E noi non vogliamo essere da meno”.