Kupchak esce allo scoperto: "Se i Lakers sono arrivati a questo punto, la colpa è di tutti, non solo di Scott"
Probabilmente i Los Angeles Lakers stanno vivendo una delle stagioni NBA più strane della loro storia. L’annuncio del ritiro di Kobe Bryant ha messo la squadra sotto nuovi riflettori e in ogni città in cui sono protagonisti si trovano al seguito di migliaia di fan mentre la loro stagione fino ad ora è stata disastrosa e coach Byron Scott sembra non avere i mezzi per poter far uscire i gialloviola da questa situazione. Nonostante però i Lakers abbiano perso 19 delle 22 partite giocate, dal Daily News di Los Angeles la posizione di Byron Scott non sembra essere compromessa, almeno per questa stagione:
“Byron Scott ha ancora il pieno supporto del general manager Mitch Kupchak e del vice presidente Jim Buss, i quali hanno confermato alla guida dei Lakers l’allenatore almeno fino al termine della stagione 2015-16. Scott ha un contratto da 17 milioni di dollari per quattro anni, e la franchigia sembra intenzionata a valutare il suo futuro quando la stagione attuale terminerà. I Lakers non sono ovviamente felici della striscia perdente in cui si trovano, ma Kupchak e Buss simpatizzano per Scott, definendo l’attuale stato delle cose una “no-win siuation”.
Se si ritorna a settembre, ricordiamo di come Kupchak avesse fiducia in Scott e lo avesse ritenuto un motivatore e soprattutto un aiuto per i giocatori più giovani a crescere e vincere. Con Bryant nel roster e l’aggiunta di veterani in squadra come Lou Williams, Roy Hibbert, Brandon Bass e Metta World Peace ci si aspettava qualcosa in più. Scott fino ad ora ha dato molti minuti a Bryant, affaticando non poco le gambe del trentasettenne allstar, soprattutto quando ha richiesto al 24 molti sforzi in fase difensiva. La scelta numero due al draft D’Angelo Russell resta ancora un’incognita: colpa dell’allenatore? Sicuramente non ha aiutato il fatto di essere più volte passato da titolare a panchinaro, con Julius Randle a rischiare gli stessi alti e bassi. Scott ha sempre parlato di responsabilizzare i giovani Lakers, ma ha anche dato carta bianca a Kobe di prendersi tutti i tiri e gli isolamenti che vuole. Kupchak ha dovuto ammettere che fino ad ora le cose non sono andate bene: “So che la gente non è contenta e le critiche dovrebbero arrivare anche a me. Abbiamo toccato il fondo, tutti devono sentirsi responsabili. Penso che i nostri fan capiscano, è l’ultimo anno di Kobe, dopo 19 a dir poco straordinari, siamo in un anno in cui ci prepariamo a salutarlo e a dirgli addio, e questo è eccitante, ma dobbiamo cercare di dare loro molto più di questo,” ha detto Kupchack, “e abbastanza francamente, mi aspetto dai nostri giocatori più risposte. Voglio vedere la loro crescita e non solo attraverso numeri di minuti in campo. Abbiamo giusto un anno per capire le potenzialità di questa squadra ed entro fino anno devono arrivare”.
Kupchak dunque è uscito allo scoperto e si è preso un po’ di colpe, e ha anche riconosciuto che gli ultimi due anni sono stati ‘una sfida per l’allenatore di questa franchigia’. I Lakers attualmente sono la seconda squadra peggiore della lega, dietro solo agli ancor più disastrati Philadelphia 76ers. Questa stagione si avvia ad essere estremamente dolorosa e difficile, ma potrebbe giovarne un futuro draft con diverse scelte tra le prime posizioni.