
Matt Barnes: "Non volevo tornare ai Clippers prendendo il minimo"
n un podcast con J.J. Redick, Matt Barnes ha svelato alcuni retroscena della sua estate da free agent, spiegando il perché sia saltato il suo ritorno ai Clippers.
Innanzitutto, Barnes rivela come, nonostante il precedente scontro con coac Rivers, tra i due la linea di comunicazione è sempre stata aperta: “Il mio ultimo anno ai Clippers è stato molto difficile, soprattutto fuori dal campo, con il divorzio. Ero al limite, il mio stato d’animo non era costante e mi sono scontrato con Doc. Dopo esser stato ceduto a Memphis, l’ho chiamato perché mi sentivo male per come era andata a finire. Abbiamo parlato, ci siamo scusati a vicenda e abbiamo sotterrato l’ascia di guerra“.
“All’inizio della free-agency abbiamo parlato nuovamente e lui mi sembrava davvero ben disposto” – prosegue il 36enne di Santa Clara – “Ero davvero eccitato al pensiero di tornare ai Clippers. Il martedì dopo l’avvio della free agency avevo in programma una cena con Doc. Oltre ai Clippers, erano molto interessati a me i Grizzlies, i Warriors e i Kings. Il lunedì lessi che i Clippers avevano preso Wesley Johnson. Allora pensai che ci sarebbe stata molta competizione nel ruolo di ala piccola, ma volevo giocarmela. Poi parlai con Doc, ma mi disse ‘Abbiamo finito i soldi’. Mi parlò come se io chiedessi troppo…“.
A questo punto, Redick sottolinea come non dovesse per forza accettare il minimo salariale. Barnes replica così: “Sicuramente non avevo intenzione di prenderlo, soprattutto vedendo come stanno spendendo i soldi. Non voglio mancare di rispetto a chi è in ascolto, anche perché so di essere fortunato. Ma mi sento ancora sottopagato con 6 milioni, soprattutto visti i contratti che i ragazzi stanno firmando in questo periodo. Così ho deciso di andare a Sacramento e prendere 6,5 milioni, lo stesso che prende Wesley Johnson ai Clippers“.