All-Star Weekend 2022, il racconto della seconda notte

Nella seconda notte dell’ All-Star Weekend di Cleveland si sono disputate come da tradizione le tre sfide “individuali” dell’evento: la Skills challenge, il 3-Point Contest e lo Slam Dunk Contest.

La prima competizione, completamente rinnovata con un nuovo format che ha visto fronteggiarsi tre squadre formate da tre giocatori, è stata vinta dai padroni di casa, ovvero il team composto da Evan Mobley, Darius Garland e Jarrett Allen. Le altre due squadre erano composte rispettivamente dai tre fratelli Antetokounmpo (Giannis, Thanasis e Alex), classificati terzi nonostante il miglior punteggio nel round dei passaggi, e dai tre rookie Cade Cunningham, Josh Giddey e Scottie Barnes. Decisiva, nello spareggio finale fra le tre matricole e i Cavaliers, è stata la tripla da metà campo al primo tentativo di Evan Mobley, che ha centrato il bersaglio dopo appena 5 secondi battendo così i 9 impiegati da Cunningham dall’altra parte.

La sfida del tiro da tre punti si è invece conclusa con un risultato abbastanza a sorpresa. A vincere è stato infatti il centro dei Minnesota Timberwolves, Karl-Anthony Towns, che diventa così dopo Nowitzki e Love il terzo big man (e il primo centro) nella storia della competizione a trionfare. Dopo aver superato solo all’ultimo tiro il primo round battendo di un punto Patty Mills, KAT ha disputato una finale eccellente realizzando 29 punti e guadagnandosi così una inaspettata vittoria contro Luke Kennard (che aveva dominato il primo round con 28) e il favoritissimo Trae Young, entrambi fermi a quota 26.

A vincere, infine, lo Slam Dunk Contest, è stato il giocatore dei Knicks Obi Toppin. In finale, l’ottava chiamata del draft 2020 ha avuto la meglio su Juan Toscano-Anderson dei Golden State Warriors, che non è riuscito a portare a termine la sua ultima schiacciata. Nulla da fare per Cole Anthony e Jalen Green che non sono riusciti a far colpo sui giudici venendo così eliminati nel primo round. Tanti comunque gli errori e le “ultime chance” concesse ai quattro atleti che non sono mai riusciti ad ottenere il massimo punteggio di 50 dalla giuria.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone