Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 130-86 (G2): massacro al TD Garden, i Cavs spazzano via i Celtics

Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 130-86

Partita mai in discussione al TD Garden per gara-2, dove i Cavaliers strapazzano nuovamente ed in maniera ancora più netta i Celtics trovando la seconda vittoria della serie e concedendosi la concreta possibilità di archiviare le finali di Conference già nelle due sfide che la vedranno giocare a Cleveland nei prossimi giorni.

Palla a due vinta dai padroni di casa, che però dopo aver trovato il primo errore dal campo con il tentativo dall’arco di Crowder, subiscono la perfetta proiezione offensiva di Irving. Avvio complicato per Boston, che dopo aver subito la tripla di Love riescono ad andare a segno per la prima volta nella gara con Thomas dopo più di tre minuti di gioco, venendo puniti immediatamente dopo dalla tripla di JR Smith (9-2). A dare una scossa agli uomini di Stevens è un Gerald Green in versione cecchino, che dall’angolo trova i tre punti in due occasioni consecutive sfruttando al meglio il minimo spazio concesso dagli avversari. Momento eccezionale per i campioni in carica, che spezzano il breve momento di equilibrio con la penetrazione di Irving e la tripla di Love, seguite da due contropiede micidiali finalizzati dallo stesso Irving e da Smith, portandosi subito sulla doppia cifra di vantaggio (21-10). I Celtics provano ad interrompere l’emorragia grazie ai liberi di Smart ed un’azione che in ripartenza che sembra potergli regalare due comodi punti, ma all’ultimo istante arriva una strepitosa stoppata di LeBron James su un impotente Bradley. Per i primi classificati nella Eastern Conference arrivano un jump shot di Brown ed un ottimo attacco al tabellone di Bradley, ma una bomba dall’arco di Korver e la solita inarrestabile penetrazione di Irving chiudono il primo quarto sul risultato di 32-18.

Ad aprire il secondo quarto ci pensa una prepotente dimostrazione di forza di LeBron James, che spazza via l’accenno di difesa di Brown e completa dalla lunetta il gioco da tre punti, mentre la risposta avversaria arriva dal gioco sotto canestro di Crowder, che trova un buon layup. Ancora una giocata sublime del King di Cleveland, che prima va a stoppare per la seconda volta Bradley, poi chiude l’azione dall’altra parte e infine va a segno con due triple in rapida successione per materializzare un inizio di periodo da incubo per i padroni di casa, sotto in un parziale da 13-2. Cavs semplicemente in trance agonostica, continuano nella mattanza degli avversari colpendo con l’hook shot di Love e la tripla realizzata da Iman Shumpert, trasmettendo la sensazione di essere davvero ad un passo dalla vittoria quando mancano ancora 7 minuti all’intervallo (50-22). Differenza di forze in campo che continua ad aumentare man mano che passano i secondi, laddove i Celtics non trovano nessun modo di arginare l’offensiva avversaria dall’arco, che porta ai tiri dalla lunga distanza concretizzati consecutivamente da Irving, LeBron e Love, prima che quest’ultimo vada a schiacciare in piena libertà e sia seguito dall’ennesima magia di James in penetrazione. Finalmente arriva qualcosa da segnalare anche per la fase d’attacco degli uomini di Stevens, che seppur nella confusione più totale trovano la tripla di Bradley ed il layup di Brown. Con il floater di James e la risposta immediata ancora del rookie di casa, volge al termine un primo tempo disastroso per Boston, che si ritrova con il risultato già ampiamente compromesso quando le squadre rientrano negli spogliatoi per l’intervallo, non prima che Smith affondi il dito nella piaga con un jump shot sulla sirena che scatena la reazione dei compagni di squadra (72-31).

Il terzo quarto si apre con il botta e risposta dall’arco tra LeBron e Crowder, seguito dal floater realizzato da Thompson e da sei punti consecutivi di Horford, che cerca quantomeno di risollevare il morale dei suoi, comprensibilmente sotto i piedi. Piove sul bagnato per i Celtics, che oltre a subire la tripla di James nonostante l’uomo in marcatura, perdono per il resto della gara Isaiah Thomas, costretto al forfait per un fastidio all’anca. Il leader assoluto dei campioni in carica continua nella sua prestazione onnipotente con un devastante attacco al ferro che fissa il risultato su un sempre più sorprendente (per motivi diversi da una parte che dall’altra) 86-42. I padroni di casa riescono a portare qualche offensiva vincente affidandosi principalmente alle mani di Horford e Bradley, sicuramente i migliori tra le varie prestazioni insufficienti del roster, ma gli avversari nonostante una gara-2 ampiamente in cassaforte continuano a macinare punti su punti tenendo sul parquet i loro uomini migliori. I Cavs infatti trovano ancora una bomba dal perimetro di Irving, che si ripete immediatamente dopo portando a più di 45 punti il vantaggio dei suoi. Dopo l’ennesima tripla della partita di Cleveland realizzata da Korver ed un jump shot di Brown, il terzo quarto arriva vede il suo cronometro arrivare allo 0 sul risultato di 103-57.

Con la partita ormai decisa in favore dei Cavaliers già da parecchi minuti, l’ultimo quarto regala comunque belle giocate dalle panchine di entrambe le franchigie, tuttavia il distacco dei Celtics resta pressoché invariato chiudendo le ostilità sul 130-86 dopo il layup in penetrazione concretizzato da Mickey.

Cleveland Cavaliers: James 30, Irving 23, Love 21 (12 reb), Smith 9, Thompson 7, Jefferson 10, Deron Williams 4, Frye 7, Korver 8, Shumpert 7, Derrick Williams 4.

Boston Celtics: Bradley 13, Horford 11, Crowder 9, Thomas 2, Green 6, Smart 4, Brown 19, Rozier 6, Jerebko 4, Zeller 8, Johnson 2, Mickey 2.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone