Cleveland Cavaliers @ Utah Jazz 85-94: ultimo quarto da urlo per Hood&Co.
Dalla California allo Utah in men che non si dica per i Cleveland Cavaliers che giocano in back-to-back su un campo notoriamente avverso e ostico (chiedere a Hayward, assente di stanotte). Jazz-Cavs inizia con le marce alte per gli ospiti che con Smith e James piazzano subito la giocata più spettacolare della notte: l’ex Knicks la tira su (molto molto su!) e il Re la deposita con estrema veemenza a canestro. Alley oop da incorniciare. L’euforia per la bellissima giocata fa distrarre difensivamente Cleveland che permette al talento smisurato di Hood di fare ciò che vuole: sarà lui il faro offensivo della serata per i Jazz. I Cavs chiudono sotto di 2 il primo quarto, prima di far crollare le percentuali nel secondo: appena 18 punti realizzati contro i 20 degli avversari. Dopo 24 minuti di gioco (e il solo lampo di LeBron), il tabellone della Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City dice Jazz 44-48. Nel terzo quarto Cleveland entra in campo con un piglio diverso e riesce a migliorare quanto di brutto aveva fatto nella seconda frazione di gioco. Si arriva alla fine del terzo periodo e il punteggio mostra esattamente lo stesso numero per entrambe le squadre. Utah gioca un quarto periodo da urlo, affidandosi principalmente a Hood ma senza rinunciare ai giocatori più importanti: saranno 4 i giocatori in doppia cifra e tutti metteranno in difficoltà una difesa sempre approssimativa. La tripla di Lyles dall’angolo vale il +5 a 7′ dalla fine, mentre quella di Mack immediatamente successiva varrà il +8. Disastrosa la second unit ad inizio quart e coach Lue deve inserire in campo prima del previsto LeBron, Smith e Love. Negli ultimi 12 minuti, i Jazz tirano 7/13 con i piedi dietro l’arco ed anche Ingles si iscrive al festival. In meno di 3 minuti di passa dal +3 al +13 per Utah che piazza il parziale che può valere la partita. Con 4:38 da giocare, Cleveland ha a referto appena 73 punti. Il nervosismo sale in campo e Lyles e Frye vengono entrambi espulsi dopo un bel po’ di trash talking, dopo una gomitata ritenuta volotaria da Frye e dopo un testa a testa non bello da vedere. Altro quarto infausto per i Cavaliers (19), quarto da sogno per i Jazz (28) che portano a casa la vittoria numero 32 in stagione per 85-94. La sconfitta di Toronto in casa contro i Bulls non cambia le cose per i Cavs che restano al comando, mentre per i Jazz il sogno PO continua: sono a sole due partite di distanza dai Mavericks!
CLEVELAND CAVALIERS (47-19): James 23 + 12 RT, Love 12, Mozgov 7, Smith 5, Irving 15, Jefferson 5, Thompson 2, Shumpert 3, Frye 7, Dellavedova 5.
UTAH JAZZ (32-35): Ingles 6, Favors 19, Gober 5 + 11 RT, Hood 28, Mack 17 + 10 AST, Booker, Johnson, Neto 7, Burke, Lyles 12.