Cleveland @ Toronto (Gara 3) 84-99: i Raptors sono vivi! DeRozan e Biyombo trascinano i canadesi

In un ambiente rovente si consuma la prima finale di conference nella storia dei Toronto Raptors. L’Air Canada Centre si veste a festa per celebrare l’occasione e i giocatori cercano di non tradire le aspettative dei tanti canadesi giunti sia a palazzo che al suo esterno.

1st half – La gara rispecchia esattamente il trend finora condotto dai Raptors nella gare casalinghe: aggressività, maggior dinamicità e un’energia in gioco difficilmente eguagliabile. Il protagonista indiscusso dell’inizio, del durante e del fine gara è senza ombra di dubbio DeMar DeRozan, autore di una partita da incorniciare. Nell’avvio scoppiettante per i padroni di casa, DeMmarvelous trova finalmente il suo partner in crime preferito, ovvero sia Kyle Lowry che ritrova sorriso e canestro in Canada. Il duo che fa sognare Toronto mette a ferro e fuoco una difesa Cavs tutt’altro che irresistibile. L’attacco wine-and-gold prova restare in partita ma i problemi nella propria metà campo sono evidenti e grossolani. Un’altra chiave del primo quarto (e lo sarà della partita) è Biyombo che in 12 minuti di gioco cattura la bellezza di 10 rimbalzi. Dopo i primi 12′ il punteggio dice 27 Raptors, 24 Cavaliers con 10 di DeRozan, 11 di Smith, 8 di James e Lowry, mentre Kyrie e Love combinano appena 2 punti in due. E’ decisamente un’altra partita, quasi un’altra pallacanestro quella giocata dai padroni di casa ma la spina nel fianco Frye preoccupa ancora la difesa di coach Casey. Non è una preoccupazione, anzi, la panchina dei Raptors che sia con Ross che con Joseph castigano ancora e ancora una retroguardia Cavs ancora poco attenta e non all’altezza del contesto. Biyombo continua a macinare rimbalzi, offrendo preziose seconde opportunità ad un attacco che mai come stasera è estremamente preciso. Toronto tira per tutto il primo tempo con percentuali elevatissime, soprattutto da 3 punti riuscendo a trovare triple anche da Johnson. La second unit guidata da LeBron ad inizio secondo quarto non gira bene, nè in attacco nè in difesa e la posizione da 4 di James concede a Toronto di banchettare sotto canestro, soprattutto in termini di rimbalzi offensivi. A 8:07 dalla fine del primo tempo arriva il terzo fallo di Lowry che è così costretto ad accomodarsi in panchina dopo un buon inizio. Da un lato un’ottima reazione dalla panchina, dall’altra un pessimo contributo in uscita dalla panca: Dellavedova sembra confuso e poco sicuro di sé, Jefferson fa fatica in difesa mentre l’unico a salvarsi è Frye che continua a segnare con regolarità da 3 punti (35-38). Toronto risponde al break di Cleveland con un parziale di 6-0 firmato Joseph e Patterson prima di assistere ad un vero e proprio goal di Irving dopo un inizio da 0/6 dal campo. Negli ultimi 5 minuti di secondo quarto arriva il parziale che spacca in due la gara: in 4 minuti e mezzo, Toronto piazza un 16-2 che taglia le gambe a Cleveland grazie ad un DeRozan in the zone, all’energia e ai rimbalzi di Biyombo e ad una circolazione di palla sul perimetro che funziona egregiamente. La difesa di Casey cambia volto ed è ora più aggressiva sui close out e molto più attenta a concedere punti facili in area ai Cavs (4/12 in area nel primo tempo). DeRozan infiamma l’ultimo minuto di gioco segnando i punti 20 e 21 della sua gara, mentre ci sono storie tese tra Biyombo e Thompson. Mentre i due discutono arriva una gomitata a LeBron che si lascia cadere. In un primo momento l’arbitro sanziona il tecnico a Carroll ma rivedendo le immagini si vede chiaramente che è il gomito di Thompson a finire sul volto di James. Solo doppio-tecnico ai due lunghi. Sarà lo stesso LeBron a cercare di risollevare le sorti di Cleveland con la tripla a fil di sirena che vale il 47-60 con cui si chiude il primo tempo.
Dati statistici rilevanti: 21 di DeRozan (8/14), 11 di Lowry in 10 minuti, 9 di Joseph (4/5), mentre Biyombo prende quasi gli stessi rimbalzi di Cleveland (16 contro i 19 dei Cavs); James a 14 (6/10), Smith 11, Kyrie 11 e Love a 0 (0/4). Il 9/18 da 3 di Toronto fa la differenza così come i 60 punti realizzati in soli 43 possessi! Il -18 (massimo vantaggio) è la miglior foto.

2nd half – Inizia bene il secondo tempo per coach Lue che trova il primo canestro della serata di Love da 3 punti ma subito dopo deve fare nuovamente i conti con un DeRozan scatenato. La reazione, più di rabbia e di istinto che organizzata, arriva da parte dei Cavs che segnano prima con JR Smith da 3 (-9) e poi con un clamoroso and-one di James con tanto di placcaggio di Lowry: riabbiamo una partita visto il -6. James alza il tono del volume in difesa ma stasera contro DeRozan non esiste rimedio: ancora a far male col suo jumper dalla media distanza. Smith in partita, LeBron in partita, Kyrie completamente avulso da ogni logica di gara 3: palle perse, scelte sbagliate, passaggi nel vuoto e pick&roll non alla Kyrie Irving. All’alto volume della radio in difesa del Re risponde il nuovo idolo della folla Bismark Biyombo che prima stoppa Thompson (con fallo non sanzionato) e poi James (fallo fischiato ingiustamente) portando a 4 il numero delle sue stoppate, mentre scavalla quota 20 rimbalzi catturati. James cerca in ogni modo di mettere in ritmo i compagni ma sia Love che Irving falliscono i tiri decisivi per riaprire definitivamente la partita. Toronto sa che è il momento di accelerare e con DeMarvelous prova a riscappare. Cleveland appare, per la prima volta in questa postseason, un po’ sulle gambe, quasi come fosse stanca di sostenere certi ritmi. La partita, però, non sfugge ancora di mano perchè il back-to-back threes di JR Smith (6/12 da 3) regala il 65-70 che costringe coach Casey al timeout. Il ritorno sul parquet è importante per Toronto che approfitta delle percentuali orrende di Love (1/9) e Irving (3/16) e allunga nuovamente con DeRozan che segna in tutti i modi. Frye illude Cleveland sul finale di terzo quarto con la tripla perchè sulla sirena arriva quella di Joseph che rimette 10 punti di distanza (70-80) all’ultimo giro di boa. Rimbalzi a fine terzo quarto di Biyombo: 21, già record di franchigia. L’ultimo quarto prevede l’arrembaggio degli ospiti che arriva puntuale ma non è né sufficiente né preciso: i tentativi di velocizzare le operazioni finiscono col tramutarsi in palle perse. La tripla di Patterson ad inizio quarto taglia in due la difesa, mentre in attacco Cleveland perde palla prima con Dellavedova, poi con Jefferson e infine con Irving. Tre palle perse pesantissime che regalano la chance a Lowry di portare la squadra sul +15. Jefferson è l’ultimo ad arrendersi ma Irving stasera è semplicemente deleterio per i Cavaliers sia in termini di percentuali sia in termini di scelte di gioco. Due canestri in fila di Smith riportano sul -8 i Cavs che, però, non danno mai l’impressione di crederci veramente e la partita termina sostanzialmente sul parziale di 6-0 tutto firmato da Biyombo, più di un fattore in questa gara 3! C’è ancora tempo per un flagrant foul del congolese su James ma l’ennesima palla persa di Irving chiude matematicamente i giochi, lanciando l’ultimo minuto di garbage time. Finisce 84-99 gara 3 che va ai Raptors che tornano a sperare!

Decisivi i 32 di DeRozan (12/24 al tiro, 8/9 ai liberi) in 40 minuti e i 26 rimbalzi di Biyombo in 39 minuti di impiego, aggiungendo anche 7 punti e 4 stoppate! Buonissima la prova anche di Joseph (14 con 6/10 e 2/3 da 3). Sul fronte Cleveland, invece, Lue può solo salvare James (24 con 9/17 dal campo, 8 rimbalzi e 5 assist), Smith (22 con 6/15 da 3) e Frye (11 in uscita dalla panchina). Per il resto: Cavaliers non pervenuti. La panchina produce 8 punti (escluso Frye), mentre il duo Love-Irving combina per un totale di 16 punti (3 Love, 13 Irving) tirando 4/28 dal campo. Cleveland deve ripartire da qui se vuole chiuderla il prima possibile.

CLEVELAND CAVALIERS: James 24, Love 3, Thompson, Smith 22, Irving 13, Shumpert 3, Frye 11, Jefferson 5, Dellavedova, Jones, Williams 3, Jones, Mozgov.

TORONTO RAPTORS: Carroll 10, Scola, Biyombo 7 + 26 RT, DeRozan 32, Lowry 20, Joseph 14, Ross 3, Patterson 10, Johnson 3.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone