Coach Donovan, Russell Westbrook e i piani per i nuovi Thunder

Morto un Papa se ne fa un altro“. Deve essere stato questo l’incipit dell’estate in casa Thunder, soprattutto per quanto riguarda il nuovo asse Donovan-Westbrook. I Thunder, che hanno perso una pedina unica e non rimpiazzabile come Kevin Durant, sono pronti a ripartire e avevano bisogno di farlo partendo da un punto fermo come Russell Westbrook. La priorità della dirigenza, infatti, era quella di rifirmare il #0 e cercare di ricominciare proprio da lui, mettendolo al centro del progetto Thunder forse per la prima volta. In un’estate ricca di cambiamenti da ogni punto di vista, c’è qualcosa che non cambia: la sinergia tra coach Donovan e il talento da UCLA. La firma sull’estensione del contratto di Russ ha permesso all’head coach di OKC di avere un faro offensivo sul quale costruire tutti i giochi. Gli 85 milioni di dollari che i Thunder passeranno a Westbrook (con opzione per il 2018-19) aiuta a pianificare ancora meglio il futuro.

Stando a quanto riporta una fonte molto vicina alla squadra come il The Oklahoman , durante il periodo di rinegoziazione, Westbrook e Billy Donovan erano costantemente in contatto, parlando e confrontandosi sul futuro ma MAI riferendosi alla scelta di restare o meno di Westbrook, a dimostrazione che il coach conosceva già la volontà del folletto angeleno. All’interno dei messaggi, dice il giornale, non vi è stata mai una “supplica” da parte di Donovan nei confronti di Westbrook per convincerlo a rimanere ma solo dialoghi sull’organizzazione del futuro. Hanno parlato del suo nuovo ruolo, sul come gestire un giocatore come Oladipo, su come giocare in attacco. Insomma, la parola “contratto” non è mai stata nominata. Erik Horne, penna del The Oklahoman, scrive: “Il futuro, futuro, futuro”, così Donovan ha descritto Westbrook durante le loro conversazioni, anche quelle fatte a Las Vegas. Entrambi vogliono capire quanto sia importante Oladipo e come fare per farlo diventare uno dei fulcri della squadra, come rimpiazzare Ibaka, come migliorare ancora di più la difesa di Adams. “Non abbiamo mai parlato di niente del genere“, ha detto Donovan riferendosi al rinnovo di Westbrook. “Le mie conversazioni con Russell erano sempre e solo sulla squadra, sulla prossima stagione, su ciò che dobbiamo fare, su quale sono le nostre priorità di gioco”.

Donovan ama discutere sull’intelligenza e sulla comprensione del gioco di Westbrook, prima ancora delle sue anormali caratteristiche fisiche che lo rendono uno dei playmaker più “alieni” mai visti. Il playmaker è sempre un “prolungamento del coach” sul campo e avere le stesse idee, confrontarsi, aver modo di comprendersi a vicenda aiuta sicuramente la squadra. Più forte è il legame e la comprensione tra Westbrook e Donovan, più i Thunder ridurranno il gap con le altre squadre della selvaggia West Coast.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone