Corey Brewer: "Test antidoping dopo il career high"

A distanza di tempo dalla miglior partita della sua vita, Corey Brewer ha rivelato un particolare interessante della notte dell’11 aprile del 2014 quando, in maglia Timberwolves, scrisse 51 alla casella punti nella vittoria per 112-110 contro gli Houston Rockets (paradossalmente, la sua attuale squadra).

Al termine della gara, infatti, il giocatore tardò a presentarsi in mix zone per l’inevitabile e meritata pioggia di interviste. Il motivo? Un test antidoping a sorpresa. Il ricordo di quei momenti è ancora vivo e non potrebbe essere altrimenti: “Alcuni ne parlano ancora oggi – ha dichiarato Brewer alla CBS -. Ricordo solo che era incredibile. Mi sentivo benissimo, sapevo che ogni tiro sarebbe andato dentro. E’ stato molto divertente”.

Fin qui, tutto bene. Poi il fattaccio: “Ho dovuto fare il test antidoping. Ci è voluto un pò e per questo non mi sono potuto presentare per tempo in sala stampa. E’ stato stranissimo. Mi dicevo: wow ho giocato la miglior partita della mia vita e ora, invece di parlare al mondo, devo fare questo test”.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone