Detroit Pistons @ Golden State Warriors 95-109: Non si fermano più i Warriors, grazie agli Splash Brothers e alla panchina

(15-27, 46-55; 76-80)

Nella bolgia della Oracle Arena, i Warriors imbattuti ospitano i Pistons, in quello che si preannuncia come il match più interessante della serata NBA. Riflettori puntati su Steph Curry e, ovviamente, sulla coppia del momento, Drummond-Jackson. Il primo quarto, a dir la verità, sembra indirizzare la partita verso il solito monologo dei Figli della Baia. Sfruttando anche il 7/19 dal campo degli ospiti, Golden State, grazie alle triple di Barnes e Iguodala, chiude la prima frazione avanti 15-27. Detroit conferma quanto di buono mostrato finora e, nel secondo periodo, reagisce, non permettendo ai californiani di creare il solito gap a cavallo dell’intervallo. Con il contributo di Stanley Johnson dalla panchina (20 e 7 reb alla fine), i Pistons risalgono fino al -2 (29-31), per poi riuscire a tenere botta ai tentativi di break dei Warriors i quali, con un Curry non esattamente in serata (22 punti, 7/18 dal campo, 5 ast, 5 reb), trovano in Iguodala (13 e 5 reb) e Thompson (24 punti con 10/17 dal campo) delle ottime alternative. Al 24′, comunque, i Warriors conducono ancora di 9 punti (46-55), con il #30 che conclude il primo tempo con una splendida penetrazione a tagliare come il burro la difesa ospite.

 

Al rientro dagli spogliatoi, Golden State sembra riuscire finalmente a fare la differenza. Le triple degli Splash Brothers fanno scappare i ragazzi allenati da coach Walton fino al +17 (53-70 a 6’22” dall’ultima pausa). Ma i Pistons sono una squadra tosta, dura a morire. Prima Caldwell-Pope e Marcu Morris evitano il naufragio; poi si accende Reggie Jackson, autore di 8 punti consecutivi nell’ultimo minuto e mezzo del terzo quarto, culmine del 16-6 che permette a Detroit di presentarsi al via dell’quarto periodo sotto solo di 4 (76-80) e quindi pienamente in partita. Dopo un avvio contratto, il primo canestro è di Iguodala, servito in campo aperto da Livingston, bravo ad intercettare un brutto passaggio di Blake. La second unit dei Warriors fa la differenza, scavando nuovamente un solco sugli avversari (78-92 a 7’18” dalla sirena finale). I Pistons provano a reagire, soprattutto con Johnson (9 nel periodo); ma la tripla di Curry, seguita subito dopo da un tecnico fischiato a Van Gundy, proiettano Golden State sul +18 (84-102 a 3’59” dal termine), facendo calare il sipario sulla partita. I Warriors vincono 95-109 e continuano nel loro cammino senza intoppi, raggiungendo l’8° W in altrettante partite. Per i Pistons, invece, arriva la 2° L in 7 incontri disputati.

 

DETROIT PISTONS (5-2): Drummond 14 (15 reb), Morris 15, Ilyasova 4, Jackson 20, Caldwell-Pope 15, Baynes 2, Tolliver, Johnson 20, Bullock, Blake 5, Hilliard, Anthony, Dinwiddie.

GOLDEN STATE WARRIORS (8-0): Barnes 12, Green 6 (10 reb), Ezeli 8, Curry 22, K. Thompson 24, McAdoo, Bogut 8, Speights 2, Livingston 4, Barbosa 10, Iguodala 13, J. Thompson, Rush.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone