Doncic trascina Dallas, Miami supera Toronto, bene Thunder e Nuggets

Nove partite e tanto spettacolo nella notte NBA appena trascorsa, con i Dallas Mavericks protagonisti di una grande partita vinta 123-111 contro i Brooklyn Nets e segnata ancora una volta dalle straordinarie giocate di Luka Doncic. La stella slovena segna 15 dei suoi 31 punti finali nella sola ultima frazione, sopperendo in maniera perfetta alle assenze forzate di Porzingis ed Hardaway Jr e ricacciando fuori Brooklyn nel momento decisivo del match in cui la franchigia newyorkese sembrava potesse rientrare a contatto. Derby italiano fra Gallinari e Belinelli all’At&T Center di San Antonio dove i Thunder battono gli Spurs 103-109: partita che resta equilibrata per tre quarti e mezzo con le squadre a darsi battaglia  e con cambi di vantaggio ripetuti, solamente nel finale la classe di Chris Paul (10 dei suoi 16 negli ultimi 6′) fa la differenza e permette ad OKC di fare bottino pieno in Texas. Per Gallinari brutta serata al tiro (5/15 dal campo) ma comunque 13 punti, non vede il campo invece Belinelli che resta in panchina per tutta la partita. Continuano a macinare risultati i Miami Heat che tra le mura amiche battono i Toronto Raptors 84-76, al termine di un’eccellente partita difensiva che costringe i campioni in carica addirittura alla peggior prestazione realizzativa degli ultimi quattro anni. 15 punti e 14 rimbalzi per Adebayo migliore dei suoi soprattutto nel primo tempo dove la franchigia della Florida scava il solco decisivo nei confronti degli ospiti, una grande difesa e un paio di canestri chiave nei momenti che contano fanno il resto e condannano i canadesi, costretti solamente ad un misero 31% dal campo. Gran successo in rimonta per i Denver Nuggets che sbancano Indianapolis 116-124 dopo esser stati sotto anche di 15 punti nella terza frazione. Jokic gioca male stavolta ed è subito condizionato dai falli, Murray e Barton però non lo fanno rimpiangere ed anzi alzano il livello di qualità dei possessi sopperendo alla mancanza di fisicità sotto le plance, il resto lo fa Porter Jr che segna a referto il proprio career high da 25 punti e che chiude la partita nell’ultima frazione. Vincono i Timberwolves che superano senza troppi patemi i Golden State Warriors 99-84 pur privi di Towns e Wiggins ma con un Napier da 20 punti ormai leader dell’attacco di Minnesota, mentre più a fatica riesce a spuntarla Utah in quel di Chicago 98-102 al termine di una sfida a lungo dominata dai Jazz ma decisasi solo nei minuti finali  dove la maggior freddezza di Bogdanovic e compagni ha cancellato in un amen l’incredibile parziale di 24-4 con cui i Bulls erano tornati improvvisamente a contatto. Successi sofferti ma oltremodo importanti poi sia per gli Charlotte Hornets, corsari 106-109 sul campo dei Cleveland Cavaliers grazie anche e soprattutto ai 30 di Rozier, sia per i Sacramento Kings che si impongono invece 128-123 rimontando la franchigia del Tennessee dal -20 di metà tempo con l’asse Hield-Fox (53 punti in due). Tornano a sorridere infine anche i Los Angeles Clippers che allo Staples Center battono i Detroit Pistons 126-112 ma devono fare i conti con l’infortunio al bicipite femorale occorso a Paul George, costretto poi a lasciare il campo a cavallo tra secondo e terzo quarto. A risolvere la gara per i californiani ci pensano prima Harrell e Williams, autori di 55 punti in due, e poi il solito Kawhi Leonars che si ferma a 18 ma che riesce chirurgicamente a ricacciare via gli ospiti ad ogni timido tentativo di rientro i partita.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone