Dwyane Wade: "Ho sempre fatto sport perché amavo l’aspetto collettivo"

Uno dei giocatori più amati di sempre, specialmente per i tifosi dei Miami Heat, Dwyane Wade ha commentato così il suo inserimento nella top 75 stilata dalla NBA:

“È stato uno dei momenti individuali più toccanti della mia carriera. Vogliamo tutti fare bene individualmente, ma non ho mai praticato sport di squadra per conquistare premi individuali. Ho sempre fatto sport perché amavo l’aspetto collettivo. Non mi ha mai infastidito non ottenere trofei personali. Ricordo quando stavo provando a conquistare il titolo di MVP nel 2008, e allo stesso tempo anche il trofeo di Difensore dell’anno. Poi sono arrivato 3° in entrambe le graduatorie e inserito nella 2a squadra difensiva. È allora che ho pensato, ‘Aspetta, sono 3° nella votazione dei difensori dell’anno, ma sono nel secondo miglior quintetto difensivo?’ Mi sono reso conto che i premi individuali non significavano nulla, era stupido. Era l’unico anno in cui volevo vincere i trofei perché arrivavo da un infortunio e volevo dimostrare qualcosa al mondo e a me stesso nel 2008. Questa cosa mi ha dimostrato che i premi personali non significano nulla. Ma essere presente nella classifica dei migliori 75 giocatori, è stata probabilmente la prima volta che ho dato importanza ad un premio individuale.”

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone