Gli Spurs travolgono a domicilio gli Hawks. Bene Raptors e Hornets

SAN ANTONIO SPURS @ ATLANTA HAWKS 114-95

Marco Belinelli, in azione nel match di stanotte con Atlanta (foto da: vavel.com)
Marco Belinelli, in azione nel match di stanotte con Atlanta (foto da: vavel.com)

Nel big match della notte NBA, roboante vittoria dei detentori dell’anello, i quali, grazie ad un ottimo primo tempo, espugnano il parquet della Philips Arena, mandando ko gli Hawks (53-17, 30-5 in casa) e iniziando a giocare in “postseason mode”. Per gli Spurs (44-25, 18-17 in trasferta), importanti le prove di Splitter (23 e season high), Leonard (20+10 reb) e Diaw (17); con questa vittoria (8-2 nelle ultime 10), i ragazzi di coach Pop si portano a sole 2 partite dal 3° posto nella Western, occupato dai Rockets. Serata grigia, invece, per i leader della Eastern: solo 3 giocatori in doppia cifra (spicca Millsap con 22+7 reb) e arriva la 3° sconfitta di fila (5-5 nelle ultime 10). San Antonio parte subito forte, con circolazione di palla e presenza sotto le plance (43-29 alla fine); subito un esempio, con il pallone che passa velocemente per le mani di Parker, Duncan e Leonard, per finire a Green, che mette la tripla. Poco dopo, è TD a servire magnificamente sotto canestro Leonard (10 nel periodo); ancora l’MVP delle scorse Finals serve Splitter, che alza il lob dal limite del pitturato. I padroni di casa sono in difficoltà e chiudono il primo quarto sotto di 13 (26-13). Il secondo periodo vede il nostro Belinelli (13 con 4/7 dal campo, 5 reb e 2 ast in 24′) iscriversi prepotentemente alla partita: il ragazzo di San Giovanni in Persiceto mette a referto tutti i suoi 13 punti totali, permettendo ai suoi di rintuzzare i timidi tentativi di recupero degli Hawks. All’intervallo lungo, il punteggio recita 59-41 Spurs. I texani chiudono la partita in avvio di terza frazione, con un break di 10-2 che li fa volare sul +26 (69-43 a 9’07” da fine quarto). Millsap, allora, prova a suonare la carica, mettendo 11 punti consecutivi, ma i buoi, ormai, sono scappati dalla stalla. Al 36′, San Antonio è ancora avanti di 18 (83-65). La parola fine alla partita, nell’ultimo quarto, la mette Boris Diaw, con 15 punti. Gli Spurs vincono ad Atlanta 114-95.

SAN ANTONIO SPURS (44-25): Duncan 12, Leonard 20 (10 reb), Splitter 23, Parker 8, D. Green 15, K. Anderson 2, R. Williams 2, Belinelli 13, Baynes, Bonner 2, Diaw 17, Mills, Joseph

ATLANTA HAWKS (53-17): Millsap 22, Carroll 12, Horford 8, Teague 8, Korver 6, Muscala 4, Antic 11, Brand 2, Daye, Mack, Schroder 18, Jenkins 4, Bazemore

 

NEW YORK KNICKS @ TORONTO RAPTORS 89-106

DeMar DeRozan, contrastato da Lance Thomas. Il #10 di Toronto è stato il protagonista del match con New York, con 23 punti a referto (foto da: newsday.com)
DeMar DeRozan, contrastato da Lance Thomas. Il #10 di Toronto è stato il protagonista del match con New York, con 23 punti a referto (foto da: newsday.com)

Tutto facile per i Raptors (42-28, 24-12 in casa) i quali, davanti al pubblico amico dell’Air Canada Center, battono senza troppi patemi gli ultimi della classe, ovvero i Knicks (14-56, 5-32 in trasferta). Decisivi, in questo successo che permette ai canadesi di staccare i Bulls al 3° posto nella Eastern (4-6 nelle ultime 10), i 23 di DeRozan (7 reb e 5 ast), i 18 dalla panchina di Hansbrough (season high) e la doppia doppia di Valanciunas (17+10 reb). Terzo ko di fila per New York (2-8 nelle ultime 10): in doppia cifra i soli Thomas (24) e Bargnani (16 con 6/13 dal campo, 3 reb e 2 blk). Coach Casey presenta, per la seconda volta di fila, Vasquez in quintetto al posto di Lowry. Primi 12′ sostanzialmente equilibrati, caratterizzati da una certa svagatezza difensiva da parte di entrambe le squadre, in particolare per New York, come quando, ad 1’35” dalla sirena, Louis Williams vede incredibilmente solo DeRozan (10 nel periodo) al limite dell’area, lo serve e questo va a schiacciare indisturbato. Ancora il #10, a 2″ dalla sirena, schiaccia di prepotenza il tap-in su una penetrazione di Williams. I primi 12′ finiscono sul 23-27 per i padroni di casa. Nel secondo quarto, i Raptors decidono di difendere un pelo più decisi, e scavano un solco. Hansbrough esce bene dalla panchina, realizzando 9 punti che contribuiscono al +16 di Toronto di metà periodo (31-47). Bargnani, con 6 punti in fila, prova a tenere in vita i suoi, ma DeRozan, con un jumper sulla sirena, ferma il risultato sul 41-56 Raptors. Trascinati dai 9 punti di Thomas, i Knicks hanno uno scatto d’orgoglio nel terzo periodo, riuscendo, con un 9-2 di parziale in chiusura, a portarsi sotto la doppia cifra di distacco (66-74). Negli ultimi 12′, Toronto innesta le marce alte. Hansbrough e Williams guidano il break di 9-18 che porta i canadesi sul 75-92 (6’22” dalla fine); ci pensa, quindi, ancora DeRozan, con un taglio in backdoor su passaggio di Amir Johnson, andando ad inchiodare ad una mano il +19 (84-103 a 2’36”). Termina 89-106 per Toronto.

NEW YORK KNICKS (14-56): Amundson, L. Thomas 24, Bargnani 16, Shved 9, Galloway 9, J. Smith 3, Acy 3, Wear 2, Aldrich 8, Larkin 9, Ledo 6

TORONTO RAPTORS (42-28): A. Johnson 5, Ross 11, Valanciunas 17 (10 reb), Vasquez 12, DeRozan 23, Hansbrough 18, J. Johnson 7, Patterson, Caboclo, L. Williams 13, Fields, Hayes, Stiemsma

 

CHARLOTTE HORNETS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 109-98

Mo Williams al tiro. 24 punti per il #7 degli Hornets, nella vittoria in casa dei Twolves (foto da: bleacherreport.com)
Mo Williams al tiro. 24 punti per il #7 degli Hornets, nella vittoria in casa dei Twolves (foto da: bleacherreport.com)

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Gli Hornets (30-38, 14-20 in trasferta) espugnano il Target Center di Minneapolis, casa dei Twolves (15-54, 9-26 in casa), e tornano ad occupare l’8° posto nella Eastern (5-5 nelle ultime 10), con mezza partita di vantaggio sulla coppia Celtics-Pacers. Sono 5 i giocatori in doppia cifra per Charlotte: spiccano Mo Williams (24), Al Jefferson (18+11 reb) e Kidd-Gilchrist (18+9 reb). A Minnesota (2-8 nelle ultime 10) non bastano 6 uomini in doppia cifra: su tutti, Dieng (16+8 reb), Martin (15+9 ast) e Payne (13+9 reb). Da sottolineare un dato curioso: entrambi gli allenatori hanno fatto ruotare appena 8 giocatori. L’inizio è tutto di marca Twolves. LaVine e Dieng (8 nel periodo) fanno il bello ed il cattivo tempo e, a metà quarto, Minnesota è avanti 6-15. Gerald Henderson, con una penetrazione conclusa con una sontuosa schiacciata nel traffico, prova a dare la sveglia ai suoi. Alla fine del primo periodo, però, i Twolves conducono 18-27. Quindi, si accende Mo Williams che, con un paio di triple in transizione, porta Charlotte sotto di 1 (31-32). I padroni di casa replicano con la stessa moneta e, grazie alle bombe di Neal, Budinger e Brown, allungano fino al +12 (37-49 a 4’45” dall’intervallo). Kemba Walker non ci sta e, con 7 punti e la collaborazione dei lunghi ospiti, permette ai suoi di andare negli spogliatoi sotto di 5 (54-59), in un quarto caratterizzato dagli attacchi (36-32). Nel secondo tempo, Charlotte mette la freccia: subito un 14-2, in avvio di terza frazione, per andare per la prima volta in vantaggio (68-63 con Henderson e Kemba Walker in evidenza); Minnesota si affida a Wiggins e Payne per restare in scia, e al 36′ il tabellone dice 82-78 Hornets. Charlotte vola subito sul +9 nel quarto periodo, grazie ad un tiro dalla distanza del solito Mo Williams (89-80); i Twolves si rifanno sotto, grazie a due giochi da tre punti consecutivi di Dieng, seguiti da un jumper di Martin (100-96 a 3’19” dalla fine). Da qui in poi, però, sarà solo Charlotte: Al Jefferson, Mo e Marvin Williams timbrano il 9-2 che consegna la W agli Hornets. Termina 109-98.

CHARLOTTE HORNETS (30-38): Marvin Williams 8, Kidd-Gilchrist 18, Jefferson 18 (11 reb), Walker 16, G. Henderson 17, Biyombo, Mo Williams 24, Stephenson 8, Maxiell, Vonleh, Taylor, Roberts, Hairston

MINNESOTA TIMBERWOLVES (15-54): Payne 13, Wiggins 13, Dieng 16, LaVine 11, Martin 15, Budinger 10, Brown 9, Neal 11, Kilpatrick

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone