Golden State @ Houston 96-97, Harden la decide al fotofinish. I Rockets riaprono la serie

(18-31, 48-55; 72-78) (serie sul 2-1 per Golden State)

La serie tra i Warriors e i Rockets si sposta in Texas, al Toyota Center. I californiani, ancora senza Stephen Curry, provano il colpo per indirizzare definitivamente la sfida; dall’altra parte, Houston è condannata a vincere, se vuole tener viva la serie. La voglia di riscatto degli uomini di Bickerstaff si evidenzia sin dal primo quarto. Nello spazio di un minuto, Harden (14 nel periodo) serve due volte l’alley-oop per la schiacciata di Howard; la seguente tripla di Beverley vale il +7 Houston (8-15 a 7’03” dalla prima sirena). I Rockets sembrano trasformati rispetto alle prime due uscite della serie, con Howard che cancella il tentativo di schiacciata di Ezeli. Si scatena, quindi, anche The Beard, autore di 12 degli ultimi 14 punti dei suoi nel quarto iniziale, tra cui un jumper dalla media dopo aver mandato a vuoto Iguodala. Al 12′, i texani conducono 18-31, con i Warriors che cominciano la partita con uno 0/4 da tre, trascinandosi questa difficoltà dalla lunga distanza per tutto il match (alla fine, 6/25, con Thompson 0/7). Il secondo quarto vede salire in cattedra Marreese Speights (14 nel periodo), il quale realizza i primi 8 punti dei Warriors nel periodo, con due triple. Ma i Rockets replicano con la stessa moneta, e la tripla di Harden con crossover su Iguodala vale il +17 a 4’26” dalla pausa lunga (36-53). A questo punto, però, ecco arrivare la reazione dei campioni in carica che, sospinti dal trio Thompson-Iguodala-Speights, piazzano il break di 12-2 che conclude il secondo periodo e manda le due compagini negli spogliatoi sul punteggio di 48-55 Rockets.

 

Al rientro sul parquet, i Warriors accorciano in due occasioni fino al –6, per poi venir ricacciati oltre la double-digit di distacco dal gioco da 4 punti di Harden (8 nel periodo) e dalla schiacciata in alley-oop di Howard (56-70 a 6’41” dalla sirena). Houston replica colpo su colpo e sembra riuscire a tenere a distanza di sicurezza GSW. Ma, nel finale di frazione, è ancora Speights (8 nel periodo) a realizzare i canestri che tengono ampiamente in partita la squadra di coach Kerr. Al 36′, Houston è ancora avanti, ma di 6 lunghezze (72-78).

 

Tutta la delusione di Draymond Green, dopo aver perso il pallone che ha consegnato la W ai Rockets (foto da: sportsonearth.com)
Tutta la delusione di Draymond Green, dopo aver perso il pallone che ha consegnato la W ai Rockets (foto da: sportsonearth.com)

I Warriors, anche senza Curry, dimostrano di potersela ampiamente giocare. Il quarto decisivo comincia con un break di 8-1 che vede Livingston grande protagonista (6 punti in fila), come quando si libera di Beverley con un crossover behind-the-back e realizza in floater. Golden State, così, a 8’59” dalla fine è sul –1 (80-81). La risposta non può che arrivare da James Harden (12 nel periodo), che spara in faccia a Draymond Green la tripla del +4. E’ il via del contro-break dei Rockets (3-10), completato dai 5 punti di Motiejunas, per l’83-91 a 4’39” dalla sirena finale. Golden State torna sotto con Clark, ma è ancora The Beard a far esplodere il Toyota Center, posterizzando Speights (87-93). Ma i Warriors non mollano di un centimetro e l’unica tripla del match di Iguodala vale il nuovo –1 a 2’56” dalla fine (92-93). Addirittura, il floater di Clark (molto buono il suo impatto dalla panchina) vale il sorpasso (94-93) che ammutolisce il palazzetto di Houston. Mancano 1’25”. Due liberi di Beasley, a 41″ dalla conclusione, valgono il nuovo vantaggio Rockets (94-95); ma è ancora Clark, dopo un’assurda palla persa da rimessa a favore di Ariza, ad andare al ferro in layup su assistenza di Livingston. I Warriors sono avanti 96-95, ma ci sono ancora 10.6 secondi da giocare. Il pallone non può non andare nelle mani di Harden, il quale accelera verso il cuore dell’area Warriors, elude ancora una volta Iguodala con uno spin move e realizza in step-back il canestro del 96-97. Golden State avrebbe ancora una chance per vincerla, mancando 2.7 secondi; ma il mancato controllo di Green sulla rimessa di Thompson consegna il punto dell’1-2 ai Rockets. Da rimarcare la prova di James Harden, che flirta con la tripla doppia (35 punti, 9 ast e 8 reb), oltre alle doppie doppie di Motiejunas (14+13 reb) e di Howard (13+13 reb). Prestazioni che hanno consentito a Houston di interrompere la striscia negativa di 6 ko consecutivi con i Warriors (1-14 prima di stasera). Per Golden State, invece, il migliore è stato Speights (22 punti, 7/11 dal campo e 3/6 da tre). Per Gara-4, l’appuntamento è a domenica sera, sempre in Texas.

 

GOLDEN STATE WARRIORS (2-1): Green 9, Barnes 9, Bogut 2, Livingston 16, Thompson 17, McAdoo 1, Iguodala 7, Ezeli 2, Speights 22, Clark 11, Barbosa, Varejao, Rush.

HOUSTON ROCKETS (1-2): Motiejunas 14 (13 reb), Ariza 7, Howard 13 (13 reb), Beverley 10, Harden 35, Capela, Beasley 12, Smith, Brewer, Terry 6, Jones, Harrell, McDaniels.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone