I Warriors non si fermano, LeBron fa il Re col Principe. Hawks, vittoria e secondo posto

cnswashington.com
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WARRIORS @ TIMBERWOLVES 102-86 – I Warriors non ne vogliono sapere di fermarsi, ed anche dal Minnesota tornano con una vittoria che permette l’llungo in testa alla classifica dell’Ovest con 18 vinte e solo 2 perse.
Una gara sempre in mano agli ospiti, più decisi e vogliosi di vincerla.
Partenza a razzo col solito Curry – 21 punti alla fine – decisivo, nonostante la serata freddissima dal tiro dalla lunga distanza (1/7  con un complessivo 10/20 dal campo).
Minnesota resta dietro di 5 al primo intervallo, uno svantaggio che scivola fino al -9 prima dello stop di metà partita.
Ottima partita di Wiggins, chiamato al confronto diretto con la stella di Golden State, ma Kerr è bravo a sfruttare tutta l’ampiezza del roster a disposizione, e nel terzo quarto si chiude formalmente il conto col parziale di 31-24 in favore degli ospiti.
I Twolves restano ultimi nella stessa Conference con un negativissimo 4-16.

GOLDEN STATE – Barnes 4, Green 10, Bogut, Thompson 21, Curry 21, Ezeli 7, Livingston 12, Iguodala 8, Speights 12, Barbosa 4, Rush, Kuzmic, Holiday 3.
MINNESOTA – Wiggins 21, Young 13, Dieng 6 e 11 reb, Brewer 10, LaVine 9, Muhammed 14, Bennet 4, Hummel, Budinger 5, Robinson 3.

CAVALIERS @ NETS 110-88 – Davanti ai reali d’Inghilterra, LeBron James si mostra Re. Della NBA, certo, ma comunque un Re. Con 18 punti che alla fine aiuteranno i suoi Cavs a portare via la vittoria da Brooklyn dove i Nets restano in gara praticamente per i primi due quarti prima di crollare nel secondo tempo.
Eppure i padroni di casa partono meglio nella prima frazione, arrivando fino al +7, prima di chiudere con un parziale di 25-22 a favore.
Parziale subito ribaltato; giusto il tempo di prendere le misure e per Kevin Love diventa una serata fantastica: 19 punti con 14 rimbalzi a fine match per lui, una doppia-doppia che gli varrà la palma di migliore sul parquet.
In uscita dalla panchina, ottima serata per Dion Waiters: 26 punti in 30′ , con un più che positivo 11-21 dal campo.
La parola fine al match arriva nel terzo quarto: al rientro dall’intervallo lungo i Cavs chiudono con il decisivo 35-18 che manda i titoli di coda e permette il sorpasso in classifica ai danni dei Bulls.

CLEVELAND – James 18, Love 19 e 14 reb, Varejao 7 e 14 reb, Marion, Irving 7, Thompson 14, Waiters 26, Dellavedova 2, Jones 12, Harris 3, Haywood 2.
BROOKLYN – Anderson 6, Teletovic 11, Garnett 14, Bogdanovic 2, Williams 13, Jordan 12, Plumlee 9, Jack 4, Karasev 11 , Jefferson 4, Brown 2.

HAWKS @ PACERS 108-92 – Con tranquillità, un passo alla volta, e senza dare nell’occhio. Gli Atlanta Hawks continuano a vincere e con la W di stanotte ad Indianapolis si prendono pure la seconda piazza ad Est scavalcando i Wizards.
Gli ospiti prendono in mano il match sin da subito, e si portano fino al +17 in due quarti; Horford guida come sempre ottimamente la nave, con 25 punti, ma dietro di lui un ottimo Jeff Teague detta i tempi di Atlanta.
Sarà +21 per gli Hawks all’ultimo intervallo, un risultato solo in parte riscattato dal 28-23 finale a favore di Indiana, in cui sono i soli Scola e Stuckey a salvarsi.

ATLANTA – Carroll 12, Millsap 7, Horford 25, Korver 13, Teague 21, Antic 7, Mack 3, Schroder 6, Scott 6, Sefolosha 8.
INDIANA – Copeland 6, West 8, Hibbert 8, Hill 5, Stuckey 15, Allen 8, Miles 15, Rudez 5, Watson 7, Scola 12, Whittington 3.

 

JAZZ @ KINGS 92-101 – Dopo un avvio sottotono, i Sacramento Kings si prendono la vittoria a danno di un’ottima Utah, a tratti davanti nel ruolino di marcia del match, ma impreparata nel finale nel subire la rimonta dei padroni di casa.
Una partita cominciata benissimo dagli ospiti, con il 31-23 d’apertura, ma che i Kings riequilibrano subito con il 32-18 del secondo quarto.
È Rudy Gay a lanciare la rimonta dei suoi, seguito da un ottimo Collison.
A Utah sono utili i soliti 19 punti e 7 assist di Gordon Hayward, ma il numero 20 dei Jazz predica a lungo da solo nella metà campo avversaria. Gli ospiti si riportano comunque in parità all’ultima interruzione, fino al decisivo 33-24 in favore di Sacramento che chiude i conti.
I Kings salgono ad una sola vittoria dall’ottavo posto ad Ovest, un piazzamento lontano per Utah, ancora ferma al record di 5-16.

UTAH – Hayward 19, Favors 9, Kanter 13, Burks 16, Burke 13, Booker 6, Hood, Exum 2, Gobert 12, Ingles 2.
SACRAMENTO – Gay 29, Thompson 10Evans 6, McLemore 6, Collison 16, Stauskas 15, Landry 6, Williams 7, Sessions 6, Hollins.

 

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone