KNICKS - Phil Jackson chiede scusa ai tifosi

Derek Fisher, allenatore dei New York Knicks, alla prima esperienza come head coach (foto da: bleacherreport.com)
Derek Fisher, allenatore dei New York Knicks, alla prima esperienza come head coach (foto da: bleacherreport.com)

Nonostante nelle ultime settimane qualche timidissimo segnale di risveglio ci sia stato (5-5 nelle ultime 10, dopo un 1-19 nelle precedenti 20), continuano a montare le polemiche intorno alla squadra allenata da Derek Fisher e, in particolar modo, sull’applicazione (o mancata tale) del “Triangolo”. In seguito all’ennesimo ko patito di fronte al pubblico del Madison con i Celtics, nella serata di martedì (108-97), Phil Jackson ha fatto mea culpa con i tifosi, affermando, in un’intervista rilasciata al Times, che “il suo progetto, finora, è sostanzialmente fallito”.

 

Nella stessa intervista, Jackson ha sottolineato il fatto che lui non ha mai imposto a Fisher di attuare il famigerato schema d’attacco a triangolo; lo stesso coach di Little Rock, Arkansas, prima del match contro Boston, ha respinto le critiche tirando dritto: “Jackson mi ha assunto per allenare questa squadra, perciò devo fare quanto credo sia meglio per i ragazzi, e abbiamo intenzione di continuare sulla strada intrapresa”. Le difficoltà di Fisher, tra l’altro, non sono una novità, poiché, come riporta Ian Begley di Espn, i precedenti head coach che hanno provato ad applicare tale sistema di gioco, tutti discepoli di Phil, hanno sostanzialmente fallito: Kurt Rambis (32-132), Jim Cleamons (28-70) e Bill Cartwright (51-100), con l’ex Lakers che, al suo primo anno da head coach, a racimolare un 10-39.

 

Jackson tocca anche altri argomenti, a partire dal mercato dei free agent, che potrebbe vedere i Knicks grandi protagonisti la prossima estate, con campioni del calibro di Marc Gasol e LaMarcus Aldridge nel mirino. Il presidente della franchigia newyorkese afferma di non voler seguire la politica dell’inseguire ad ogni costo i più forti free agent nella sessione di mercato, poiché, come mostrato da San Antonio lo scorso anno, spesso a vincere è la squadra che gioca meglio, non per forza quella con più campioni. La speranza di Jackson è quella di costruire una buona squadra, grazie anche al grande lavoro di scouting messo in atto dallo staff dei Knicks, a caccia di giocatori ovviamente bravi, intelligenti e dotati in difesa.

 

In chiusura, Jackson lancia una frecciata non da poco al suo attuale uomo franchigia, ovvero Carmelo Anthony che, per giustificare la sconfitta con i Celtics, ha parlato di squadra molto stanca. Il presidente non è d’accordo: “Non è stata una questione di mancanza di energie stasera. Semplicemente, Boston ci ha battuto partendo forte sin dalla palla a due, applicando il loro piano di gioco dall’inizio alla fine”.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone