Lakers, LeBron James: "Abbiamo dannatamente bisogno di giocare meglio"

Non è un momento facile per i Los Angeles Lakers. La squadra di coach Frank Vogel, nonostante abbia recuperato anche LeBron James, sono caduti (e fragorosamente) anche al TD Garden di Boston contro i rivali di sempre, i Celtics, vincenti per 107-130. Una sconfitta, la terza consecutiva, che ha fatto ripiombare i Lakers sotto il 50% di vittorie, 47.1% per la precisione, per un record di 8-9 ed una finora deludente 9° posizione nella Western Conference, a 6.5 partite dai Golden State Warriors.

Commentando il rovescio subito in Massachussets, LeBron James non usa giri di parole: “Mancano ancora 65 partite, ma abbiamo dannatamente bisogno di giocare meglio, indipendentemente da chi scende in campo. Abbiamo il nostro sistema e chiaramente dobbiamo accelerare nel processo di integrazione, per migliorarci e giocare ad alto livello, senza badare a chi si trova in campo. Non siamo nel panico, ma c’è bisogno di giocare con un certo senso d’urgenza“.

A livello fisico mi sento bene, abbastanza da sapere che posso fidarmi del mio corpo e scendere in campo ogni sera” – spiega James, a proposito della propria condizione fisica – “Sono maggiormente concentrato su domani e su come mi sveglierò. Tutto ciò mi farà capire se avrò intrapreso la strada giusta dopo l’infortunio“.

Le cose non sono mai così brutte come possono sembrare, né così belle come appaiano in superficie. Ragion per cui preferisco rimaner imparziale durante questo nostro viaggio” – conclude The King – “So che è una grande impresa, un processo per tutti noi. Ma mi sono sempre sentito a mio agio nell’affrontare cose scomode; non vedo l’ora di capire come potremo migliorare. E noi stiamo già migliorando, non ci stiamo provando. Progrediremo assolutamente“.

La parola passa a coach Vogel: “Dobbiamo impegnarci a giocare come una squadra in attacco. E quando lo facciamo, come nel primo quarto (contro i Celtics, ndr), siamo belli da vedere e mostriamo il nostro potenziale. Poi, però, cominciamo a tener troppo il pallone e a non giocare l’uno per l’altro. Questo, comunque, fa parte del nostro processo di apprendimento, costruendo una coesione e delle giuste abitudini. Per quanto riguarda la difesa, i ragazzi avranno un ruolo importante se si impegneranno; se invece non lo faranno, non l’avranno. Semplice“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone