LE OPINIONI - Raffaele Ferraro-La Giornata Tipo: "Warriors favoriti, ma c'è LeBron. Durant e Davis vogliono l'Anello"

Su cosa punteresti ad Ovest? La freschezza di Houston, Portland e Memphis o le solite Dallas e San Antonio?

“Hai dimenticato Golden State che al momento vedo un pelino favorita. Attenzione però perchè il centro anziani texano di San Antonio quando arriva la bella stagione ringiovanisce all’improvviso.”

Che ruolo può avere Marco Belinelli in questa post-season? Anche Gigi Datome potrebbe arrivare ai Playoffs: che ne pensi del suo momento a Boston?

“Il ruolo di Marco direi che sarà sempre lo stesso: cambio degli esterni per aumentare la pericolosità sul perimetro. E direi che a San Antonio gli sta riuscendo molto bene. A differenza dell’anno scorso però, è in scadenza, motivo in più per dare non il 100% ma il 110%.
Datome a Boston ha ritrovato ciò che gli è mancato finora, il campo. A sprazzi ha giocato anche minuti importanti e sarebbe stato l’ideale avesse iniziato la stagione ai Celtics. Ora è un pochino tardi e ha poche chances da giocarsi per dimostrare di poter stare di là coi fenomeni. L’estate porterà consiglio (e speriamo una medaglia…).”

Ad Est livello più basso, ma stessa bagarre: Miami, Brooklyn, Boston, ma anche i Pacers hanno ancora possibilità per i Playoffs. Cosa aspettarci da quest’ultima parte di stagione?

“E’ tutto ancora apertissimo. Due tra Boston, Indiana, Miami e Brooklyn resteranno fuori (per me passano Boston e Indiana).. E col ritorno di Paul George, fossi Atlanta, non mi augurerei che i Pacers arrivassero ottavi…”

Perché nessuno crede ad Atlanta per il titolo? Eppure hanno un’ottima organizzazione, un’ottima stagione alle spalle e anche Pero Antic a disposizione..

“Atlanta ha prima di tutto un grande allenatore (di scuola Popovich), Mike Budenholzer, che ha dato alla squadra un’impronta di gioco che funziona come un orologio svizzero. Ogni ingranaggio è studiato per sfruttare nel miglior modo possibile le caratteristiche dei singoli. Non penso sia impossibile vederli alle Finals. Penso però sia molto difficile battere, in una serie a 7 partite, Cleveland. Escludendo per il momento i Tori privi di Rose. Perchè se torna Rose, e sta bene, son dolori per tutti a Est.”

Forse arriveranno ai PO anche senza Durant, ma credi che davvero i Thunder possano privarsi di uno tra KD e Westbrook dopo aver dato via Harden?

“Se mai un giorno Durant dovesse abbandonare Oklahoma penso che sarà più una sua scelta che una scelta della società. Durant è un giocatore che ha raggiunto un’età nella quale i riconoscimenti individuali contano fino ad un certo punto. In questo momento, oltre a guarire, ha bisogno di giocare per il titolo. Che sia ad Oklahoma o altrove credo che ormai non faccia più troppa differenza.”

È stata la stagione della consacrazione per Anthony Davis. Porterà i Pelicans lontano tra qualche anno o credi che debba cambiare squadra per ambire all’anello?
“Ricordiamo a tutti che quel marziano di Davis che sta dominando questa lega e lo farà per i prossimi infiniti anni, ha da 1 mese compiuto 22 anni. Ventidue. I Pelicans, senza 450 infortuni, sono un’ottima squadra alla quale, personalmente, cambierei l’allenatore.”
Come valuti la stagione di LeBron, non da giocatore ma da General Manager? Le trade di Cleveland sembrano dire “Vogliamo vincere subito”, credi siano i primi candidati alla vittoria finale?
“Per la regular season fin qui disputata è corretto riconoscere la palma di favorita a Golden State. Cleveland dopo una prima parte di stagione mediocre (ma una squadra completamente nuova allenata da un esordiente, non può trovare la quadra dopo 1 mese) ha trovato continuità. In questo momento fanno abbastanza paura e Lebron è sempre sui suoi inarrivabili standard. Sono molto curioso di vederli ai playoff, perchè al momento li reputo i favoriti ad Est.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone