Le prime parole di Fultz: "Quando ho sentito il mio nome, ho pensato mi stesse chiamando Dio"

Le emozioni che seguono “With the first pick in the nba draft…” sono indescrivibili, soprattutto se alla fine di quella frase c’è il tuo nome. Markelle Fultz era una prima scelta già scritta ma le emozioni che scaturiscono da quel preciso istante restano per sempre, anche se il tuo destino è già scritto. Fultz parla dopo aver stretto la mano al commissionare Silver, dopo aver scattato le foto di rito e dopo aver indossato il cappellino con il logo dei 76ers. Le prime parole da giocatore pro di Philadelphia sono state:

È stato incredibile, davvero. Veramente una benedizione. È qualcosa che ho sognato: il momento in cui ti siedi, il momento in cui senti pronunciare il tuo nome. Sembra tutto irreale lì per lì. Quando ho sentito chiamare il mio nome, è come se fosse stato Dio a chiamarmi. Sono solo felice in questo momento. […] Fidarsi del processo per me significa tutto ed è tutto quello che farò, al di là di quello che succederà. Anche se le cose non andranno bene, devi continuare a fare quello che devi. È questo quello che sto facendo da una vita, questo è quello che ho fatto all’high school e al college. La mia giacca? Le foto che ci sono dentro sono la mia famiglia: tutti i miei ricordi sono qui dentro e questi stessi ricordi mi hanno portato dove sono oggi.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone