MARCH MADNESS - Second Round: Cadono Kentucky e Utah, pronostici rispettati dalle altre

Nella notte si è giocata la prima giornata del secondo round del torneo NCAA, e nonostatnte la maggior parte dei pronostici siano stati rispettati, non sono mancate le sorprese.

SOUTH REGIONAL

Wayne Selden schiaccia contro la difesa degli Huskies. (Foto da: www.usnews.com)
Wayne Selden schiaccia contro la difesa degli Huskies.
(Foto da: www.usnews.com)

Grande prova di forza di Kansas (#1), che con un primo parziale di assoluto dominio, tale da ritrovarsi in vantaggio anche di 24 punti, supera senza troppe difficoltà Connecticut (#9) per 73-61 e vola alle Sweet 16. La superiorità dei Jayhawks è evidente sia nella precisione al tiro, con 25 tiri realizzati sui 51 tentati, contro i soli 21 su 62 tiri degli avversari, sia nella presenza sotto le plance, dove la squadra di coach Self ha catturato il doppio dei rimbalzi degli avversari, 42 a 21. Protagonisti della vittoria di Kansas sono Wayne Selden, capace di realizzare 22 punti e prendere 7 rimbalzi, ed il solito Perry Ellis, autore di 21 punti e 8 rimbalzi con il 75% dal campo; agli Huskies non sono bastati i 20 punti di Gibbs ed i 17 di Purvis.

Pronostico rispettato anche da Miami (#3), che ferma la corsa iniziata da Wichita State (#11) alle First Four con il risultato di 65-57. Partita caratterizzata da fasi alterne, in cui prima il college della Florida va in vantaggio di 21 punti dopo 12 minuti di gioco, salvo poi farsi rimontare dagli Shockers ed andare sotto di 1, 43-42, a metà secondo tempo; questo è il momento decisivo della partita, nel quale gli Hurricanes tirano fuori il loro miglior gioco e con il parziale di 23-14 chiudono il match e proseguono il loro cammino. Grande prova balistica di Miami, che con il 55.3% al tiro surclassa Wichita State, che si ferma a 33.9%. Mattatore della serata è Angel Rodriguez, che con 28 punti, 5 assist, 4 rubate e 9/11 dal campo prende per mano i suoi e li conduce alle Sweet 16; per gli Shockers, Morris e VanVleet si fermano a 12 punti ciascuno.

WEST REGIONAL

Brandon Ingram ed il compagno Luke Kennard difendono su un giocatore di Yale. (Foto da: www.mlive.com)
Brandon Ingram ed il compagno Luke Kennard difendono su un giocatore di Yale.
(Foto da: www.mlive.com)

Ad Ovest l’unica sfida disputatasi ha visto Duke (#4) affrontare i campioni della Ivy League di Yale (#12), vinta dai primi, non senza qualche rischio, per 71-64. Dopo un sontuoso primo tempo, in cui hanno raggiunto un vantaggio di 27 lunghezze, infatti, i Blue Devils hanno sentito in pugno la partita ed hanno permesso a Yale di rientrare a soli 4 punti di distanza a poco più di 1 minuto dal termine, ma sono riusciti ha ritrovare la lucidità sufficiente per chiudere il match e proseguire il proprio cammino. Fondamentale per la squadra di coach K è stata la percentuale dal campo nel primo tempo, pari al 60.7%, che ha permesso di ottenere il grande vantaggio che non ha fornito la possibilità ai Bulldogs di rientrare. Monumentale Grayson Allen, che con 29 punti e 10/15 dal campo, ha condotto i suoi alla vittoria, insieme a Brandon Ingram, che ne ha messi a referto 25. A Yale non sono bastati i 22 punti e 7 rimbalzi di Sherrod.

EAST REGIONAL

Nessun problema nemmeno per North Carolina (#1) , che dopo un primo tempo combattuto, alza i giri del proprio motore nel secondo e supera Providence (#9) 85-66. La chiave della partita è stata, ancora una volta, la precisione al tiro, con i Tar Heels che sono stati in grado di realizzare il 52.5% dei propri tiri e di lasciare gli avversari al 40.4% dal campo; importante anche la supremazia sotto canestro, con la squadra di coach Williams capace di prendere 17 rimbalzi più degli avversari, 37-20. Ennesima super-prestazione di Brice Johnson, leader dei suoi con 21 punti, 10 rimbalzi ed il 7/9 al tiro; ai Friars non sono bastati i 29 punti di Kris Dunn ed i 21 di Ben Bentil.

Brice Johnson tira sulla difesa di un giocatore di Providence. (Foto da: www.turnto10.com)
Brice Johnson tira sulla difesa di un giocatore di Providence.
(Foto da: www.turnto10.com)

Annata nera, invece, per Kentucky (#4), che dopo aver disputato una regular season ben sotto le aspettative, è uscita prematuramente dal torneo, sconfitta 73-67 da Indiana (#5), mancando così le Sweet 16 per la prima volta dal 2008. Partita equilibrata, con tanti cambi al comando, dove è stato determinante il giro palla: solo 8 tiri dei Wildcats sono stati assistiti, contro i 13 degli Hoosiers, mentre i palloni persi sono stati ben 16, 5 in più degli avversari. Ottima prestazione di Yogi Ferrell in casa Indiana: 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per lui; losing effort da 27 punti e 10/20 dal campo per Tyler Ulis.

MIDWEST REGIONAL

Nessun problema nemmeno per Virginia (#1), che dopo essere stata tenuta a soli 23 punti nel primo tempo da Butler (#9), ne realizza 54 nel secondo e vince 77-69. Grande merito spetta alla panchina dei Cavaliers, che segna 22 punti, contro i 7 delle riserve avversarie, e dà la spinta necessaria per volare al turno successivo, la seconda volta negli ultimi 3 anni in cui Virginia arriva agli ottavi di finale. Prestazioni sontuose di Malcolm Brogdon, che ha messo a referto 22 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, e per Anthony Gill, autore di 19 punti e 8 rimbalzi; insufficienti per i Bulldogs i 25 di Chrabascz.

Georges Niang, top scorer di Iowa State con 28 punti. (Foto da: www.denverpost.com)
Georges Niang, top scorer di Iowa State con 28 punti.
(Foto da: www.denverpost.com)

Iowa State (#4), invece, ferma la lanciatissima Arkansas – Little Rock (#12) con un netto 78-61. Merito della grande prova balistica dei Cyclones, che con il 56.6% dal campo ed il 52.4% da 3 non hanno dato chances agli avversari di rimanere in partita; fondamentale anche il giro palla, con 15 assist serviti e sole 4 palle perse, contro i 9 e 7 degli avversari. Mattatore della partita è stato Georges Niang, faro di Iowa State con 28 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 11/18 dal campo. Unico giocatore oltre i 10 punti per i Trojans è stato Woods, con 19.

Unico grande upset di giornata è quello di Gonzaga (#11), che asfalta Utah (#3) 82-59 e accede alla seconda settimana contro ogni pronostico. Partita senza storia, con il dominio assoluto in ogni voce statistica per i Bulldogs: 55.7 contro 42.3 la percentuale dal campo, 32 a 22 il computo dei rimbalzi, 14 assist serviti contro i 9 degli avversari e sole 9 palle perse nei confronti delle 13 degli Utes. Pessima prestazione per il prospetto NBA Jakob Poeltl, che realizza solo 5 punti in 24 minuti, mentre dall’altra parte sono Domantas Sabonis ed Eric McClellan i trascinatori degli Zags: 22 punti per il primo, doppia-doppia (seconda consecutiva) da 19 e 10 rimbalzi per il secondo.

Domantas Sabonis ed Eric McClellan. (Foto da: www.midmajormadness.com)
Domantas Sabonis ed Eric McClellan.
(Foto da: www.midmajormadness.com)

Le emozioni della March Madness proseguono quest’oggi con la seconda giornata dei sedicesimi di finale.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone