Miami, Wade trascinatore: "Dal buio alla vittoria, con aggressività e sangue freddo"

Ancora una sfida tiratissima ed equilibrata tra i Toronto Raptors e i Miami Heat. All’AmericanAirlines Arena, i ragazzi di coach Spoelstra, anche senza Whiteside, hanno dato una bella prova di compattezza e di carattere, superando i canadesi all’overtime (87-94), e pareggiando la serie, adesso sul 2-2. Ancora una volta protagonista, manco a dirlo, Dwayne Wade, il quale ha trascinato i suoi con 30 punti a referto, tra cui il layup che ha portato il match all’OT. “E’ sembrato buio per un minuto, ma noi non abbiamo mollato“, esordisce Flash, riferendosi al +9 in favore dei Raptors a 6’40” dalla fine del quarto periodo. “Ero stanco“, continua Wade – “Ho cercato di attaccare ed essere aggressivo, senza strafare. Ho usato me stesso come esca. Avevo tutti gli occhi addosso e non volevo forzare assolutamente“.

 

Il nativo di Chicago confessa un retroscena della partita: “Bosh continuava a venire da me e ad urlarmi ‘Se dobbiamo uscire, voglio uscire con te che hai la palla in mano’. Continuava a dirmi di essere aggressivo e di lottare“.

 

Ho fiducia come l’ho avuta durante tutta la stagione. Mi piace il fatto che, ogni volta che gioco, mi sento bene. Mi permette di scendere in campo e giocare nel modo che più amo” – conclude Wade – “Ho lavorato tanto sul fondo l’estate scorsa, per cercare di condurre il mio corpo al punto da poter giocare ad un livello di èlite, senza preoccuparmi dell’età o di altro. So che quando sto bene, posso giocare bene come nessun’altro“.

 

Queste, invece, le dichiarazioni di coach Spoelstra; “Certo, abbiamo impostato le azioni basandoci su Dwayne, ma lui ha dato tanta fiducia ai compagni, muovendo il pallone e non facendo tutto da solo“. “Sta diventando più forte” – dice Spoelstra su Wade – “E’ il frutto del suo lavoro. Non si sta accendendo in questo periodo dell’anno. Ha lavorato tantissimo durante la offseason e credo sia stato il periodo nel quale lui abbia lavorato più duramente, nell’arco della sua carriera“. Sulla partita: “Non penso c’erano dubbi sul fatto che saremmo finiti all’overtime. E’ una serie durissima“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone