I Bucks festeggiano la consegna degli anelli abbattendo i Nets. Warriors corsari allo Staples

Nella notte italiana è ripartita finalmente l’NBA. Tip-off al Fiserv Forum di Milwaukee dove, nel pre partita, c’è stato ampio spazio per la cerimonia di consegna degli anelli ai Campioni 2020-21 dei Bucks. Festa che poi è proseguita sul parquet, con Antetokounmpo & soci che, d’autorità, si sono presi la prima W stagionale contro quelli che saranno i rivali #1 per la supremazia nella Eastern Conference, i Brooklyn Nets. Una partita che ha visto i padroni di casa quasi sempre avanti nel punteggio, toccando margini consistenti già nel primo tempo, come il +19 a 3’22” dalla prima pausa (12-31) e di nuovo a 4’47” dall’intervallo lungo (40-59); gli ospiti, seppur a fatica, hanno provato a restar attaccati agli avversari, dovendo poi alzare bandiera bianca nel quarto periodo, per il 104-127 finale. Trascinatore nei Bucks, manco a dirlo, Giannis Antetokounmpo (32+14 reb e 7 ast), supportato da Khris Middleton (20+9 reb) e da Pat Connaughton (20 e 8/13 al tiro); dall’altro lato, invece, non bastano Kevin Durant (32+11 reb), Patty Mills (21) e James Harden (20+8 reb e 8 ast).

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Allo Staples Center, invece, non comincia con il piede giusto l’annata dei Los Angeles Lakers, sconfitti 121-114 dai Golden State Warriors. Per tre quarti, a dir la verità, gli angeleni parevano in controllo della partita, difendendo bene ed attaccando meglio, aggrappandosi alle possenti spalle del duo LeBron James (34+11 reb e 5 ast) – Anthony Davis (33+11 reb), sebbene comunque i ragazzi di coach Kerr restavano sempre nel vivo del match, provando a rispondere colpo su colpo. Il massimo vantaggio Lakers arriva a 2’35” da fine terzo periodo, quando l’ex Bazemore firma il +10 (74-84); da quel momento in poi, però, parte la risalita ospite, con un break di 12-1 concluso con una tripla di un ispirato Poole (86-85 dopo 37″ nel quarto periodo). Proprio il #3, assieme a Bjelica ed Iguodala, è il protagonista in questa fase di partita, firmando anche il primo tentativo di fuga (98-90 ad 8’14” dall’ultima sirena); i Lakers tornano sotto, sul -2, prima con un layup di Davis poi con una tripla di Bradley (103-101 con 5’05” da giocare), ma un ulteriore parziale ospite (12-2) segna lo scatto decisivo di Golden State, con la bomba di Wiggins, con 2’36” sul cronometro, che vale il +12 (115-103). Finisce 121-114.

Negli Warriors, Stephen Curry, pur non brillando assolutamente al tiro (5/21 dal campo e 2/8 da tre), da comunque un cospicuo contributo, infilando una tripla-doppia (21+10 reb e 10 ast); parlavamo di Jordan Poole (20 in 25′) e del contributo dalla panchina (55 punti in totale) soprattutto di Nemanja Bjelica (15+11 reb) e di Andre Iguodala (12), senza dimenticare Damion Lee (15). Nei Lakers, tolti James ed AD, nessun altro giocatore è andato in doppia cifra, con Russell Westbrook non nella sua miglior serata (8+5 reb e 4 ast, 4/13 al tiro e -23 di +/-).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

BROOKLYN NETS (0-1) @ MILWAUKEE BUCKS (1-0) 104-127

GOLDEN STATE WARRIORS (1-0) @ LOS ANGELES LAKERS (0-1) 121-114

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone