NBA FINALS - Warriors@Cavaliers 105-97: Curry trascina e i Warriors sono campioni NBA

Con una grande prova di squadra, i Golden State Warriors si impongono in una strapiena Quicken Loans Arena per 105-97 e si aggiudicano il titolo NBA, chiudendo la serie sul 4-2.
una notte magica per la baia, che seguiva dalla Oracle Arena la gara sui maxischermi, e per tutta l’organizzazione dei Warriors, che si aggiudica la vittoria nell’anno di grazia di un super Curry decisivo anche nell’ultima notte dell’anno.
Vola nei primi due quarti Golden State, con ottima circolazione di palla e un sistema di gioco che pare essere nella serata ideale.
I padroni di casa, nonostante il calore del pubblico della QLArena, partono a marce basse, dando la possibilità ai Warriors di arrivare fino al vantaggio in doppia cifra.
Il primo quarto si chiude infatti sul 28-15, un parziale quasi completamente ribaltato nella seconda frazione; i Cavs alzano l’intensità soprattutto in difesa e arrivano fino al -2 sul 45-43 prima dell’intervallo lungo.

Cambia qualcosa, però, soprattutto nell’inerzia della gara. E sono i padroni di casa a rientrare al meglio dagli spogliatoi: LeBron e Mozgov, superlativo già in difesa, sono gli artefici principali del primo sorpasso della gara sul 47-45, ma i Warriors sanno rispondere egregiamente con Iguodala e Barnes, tra i migliori già nel primo tempo, e si riportano nuovamente sul +10 a metà del terzo quarto sul 61-51.
Una mano fondamentale per l’allungo dei Warriors nella terza frazione arriva dai gregari: Shaun Livingstone segna poco, ma è sempre nel cuore del gioco, Ezeli diventa protagonista con 5 punti consecutivi che infiammano i tifosi ospiti. Cleveland, dal canto suo, continua ad aggrapparsi al suo uomo franchigia, in una serata che non riserva grosse soddisfazioni al tiro e denuncia l’imprecisione anche sotto canestro di Mozgov e Thompson.
Terzo quarto che si chiude sul 73-61, aprendo così alla risposta dei Cavaliers che arriva puntuale: parziale di 7-0 all’inizio dell’ultimo quarto che riporta subito sotto i padroni di casa e fa impazzire il pubblico presente. Condottiero della rimonta è senza dubbio LeBron James, aiutato dal fido scudiero Mozgov e dalle giocate finalmente importanti di JR Smith e Shumpert.
Golden State non abbassa la testa: Curry torna sul parquet e si prende la scena con due triple da paura; dall’altra parte è Smith a rispondere dall’arco, ma i Cavs si ritrovano di nuovo sul -15 a poco più di 6′ dalla fine.
Cleveland ci prova in tutti i modi, ma i Warriors rispondono possesso su possesso; il lay up indisturbato di Curry a meno di 2′ dalla fine sembra spezzare definitivamente il fiato ai padroni di casa, portando Golden State sul +13.
Due triple consecutive di Smith riportano Cleveland sul -8 a 55” dalla sirena; dall’altra parte Green fa 0/2 dalla lunetta e Curry solo 1/2, e il punteggio si ferma sul 101-97.
Smith e LeBron sbagliano le due triple che avrebbero definitivamente spostano l’inerzia, e i Warriors si riportano sul +7 grazie ai liberi.
Finisce con LeBron che torna in panchina e saluta gli avversari, una lezione di rispetto che vale più della vittoria stessa. Con Curry e Iguodala a ringraziare tutti e con il bellissimo abbraccio tra due stelle che hanno dato vita a Finals che difficilmente scorderemo.

 

 

 

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone