NBA Night: Memphis in crisi, Bucks e Knicks corsari a Phila e Orlando, vittorie interne per Nuggets e Pistons

MILWAUKEE BUCKS @ PHILADELPHIA 76ERS 112-98

Parziali: 27-19; 33-24; 31-25; 21-30

Al Wells Fargo Center le attrazioni sono sia in campo che fuori: sul parquet c’è sicuramente Antetokounmpo, mentre sulle tribune ci sono Allen Iverson e Julius Erving, due che hanno lasciato il segno in quel di Philly. Propio il greco apre le danze e realizza i canestri che valgono il +9 già nel primo periodo. Il duello entusiasmante con Saric durerà per tutta la gara, con il croato che serve al bacio Shawn Long per il canestro sulla sirena che vale il -8. la rapida circolazione di palla sul periodo sembra essere un problema per la difesa di coach Brown e nel secondo quarto arriva la seconda zampata dei Bucks che allungano fino a toccare il +18. La risposta dei padroni di casa porta la firma ancora di Dario Saric ma l’ultima perla del primo tempo è di Brogdon con la schiacciata che fissa il risultato sul 60-43 all’intervallo. Nel terzo quarto i 76ers ci provano ma due giocate consecutive di Antetokounmpo (stoppata a Saric e and-one del +20) chiudono definitivamente i giochi, spegnendo la luce al Wells Fargo Center. Vittoria autoritaria dei Bucks che vincono 112-98.

Milwaukee Bucks (28-33): Antetokoumpo 24, Middleton 13, Snell 21, Brogdom 13, Maker 7, Dellavedova 10, Terry 4, Monroe 12, Teletovic 6, Hawes 2, Vaughn.
Philadelphia 76ers (23-39): Saric 14, Covington 15, McConnell 2, Holmes 8, Henderson 5, Stauskas 6, Rodriguez 5, Anderson 19, Luwawu-Cabarre 8, Long 13, Harper 3.

 

NEW YORK KNICKS @ ORLANDO MAGIC 113-105

Parziali: 20-28; 31-26; 34-38; 28-13

In Florida atterranno i Knicks di Anthony (assente per la gara di stanotte) e Rose ma nei primi 3 minuti di gara i Magic giocano praticamente senza avversari: un 9-0 perentorio di parziale viene chiuso dalla straordinaria schiacciata di Aaron Gordon. Il parziale continuerà ad aumentare, con Fournier che piazza la tripla del 14-2 dopo appena 5 minuti di gioco. L’attività atletica dei Magic è il doppio se non il triplo di quella dei Knicks, proprio come dimostra la schiacciata/poster di Biyombo su Porzingis! Coach Hornacek utilizza le seconde linee per dare la scossa e trova in Kuzmiskas l’uomo adatto per la rimonta: la schiacciata del lituano vale il -3. La partita ritorna in equilibrio, con Orlando che chiude avanti di 3 lunghezze il primo tempo. Orlando continua ad essere ispiratissima in attacco, con Payton che fa girare magicamente la squadra ma la risposta dei Knicks è ancora griffata Kuzmiskas, che stavolta porta a casa ferro, due punti e fischio arbitrale. Nell’ultimo quarto New York stringe le maglie in difesa, sale in cattedra Lee e contemporaneamente calano le percentuali al tiro dei Magic che crollano sia fisicamente che tatticamente. I Knicks piazzano il parziale vincente nell’ultimo quarto, chiudendo la gara con un ottimo 28-13. Finisce 113-105 per NY che ritrova la vittoria in trasferta.

New York Knicks (25-38): Lee 20, Porzingis 14, Thomas 17, Rose 12, Baker, Randle 7, Holiday 10, Kuzmiskas 8, O’Quinn 11.
Orlando Magic (23-40): Biyombo 10 + 14 RT, Ross 5,m Payton 16 + 11 RT + 10 AST, Fournier 25, Gordon 17, Green 15, Hezonja 8, Augustin 4, Watson 5, Rudez.

 

CHICAGO BULLS @ DETROIT PISTONS 95-109

Parziali: 26-14; 29-37; 24-28; 16-30

Al Palace of Auburn Hills di Detroit, MI, i Pistons affronto i Bulls senza Wade ma con un Jimmy Butler in gran spolvero. L’inizio aggressivo degli uomini di coach Hoiberg è di marca Jimmy Buckets, con Detroit che oppone resistenza minima sulle sue penetrazioni. Il vantaggio arriva rapidamente in doppia cifra e occorre l’energia di Baynes per scuotere i padroni di casa. Dopo un primo quarto giocato sottotono, i Pistons si riprendono alla grande nel secondo periodo, piazzando ben 37 punti a referto e riequilibrando le sorti di un match che sembrava destinato alla deriva dopo il 26-14 iniziale. Jon Leuer è il go-to-guy per coach van Gundy sul finire di primo tempo, mentre ad inizio secondo sale in cattedra Reggie Jackson, autore della tripla del pareggio a quota 59. Butler resta la spina nel fianco costante dei Pistons ma i padroni di casa mettono più energia con Morris, con Harris e con Drummond, vincendo anche il terzo quarto. Nell’ultimo quarto i Bulls ci provano ma si schiantano contro il muro Jackson. Finisce 95-109 per la MoTown.

Chicago Bulls (31-31): Butler 27, Lopez 18, Zipser 4, Portis 10, Grant 7, Payne 14, Mitoric 6, Valentine, Felicio 4, Carter-Williams 2, Morrow 5, Canaan.
Detroit Pistons (30-32): Caldwell-Pope 6, Leuer 16,  Morris 13, Jackson 26, Drummond 12, Harris 13, Baynes 12, Smith 8, Johnson 3.

 

BROOKLYN NETS @ MEMPHIS GRIZZLIES 122-109

Parziali: 36-34; 20-23; 32-34; 34-18

Il fanalino di coda della Eastern Conference, i Brooklyn Nets, fa visita a dei Memphis Grizzlies alla ricerca di risposte dopo Lew due sconfitte consecutive. I Nets giocano una gara, per i loro standard, ai limiti del surreale, con Lopez che scolarizzazione Gasol in post basso e con un attacco in grado di segnare 36 nel solo primo quarto su un campo ostico come il FedEx Forum. I padroni di casa si riprendono la testa della gara nel secondo quarto con Marc Gasol che gioca quasi da playmaker e con Brooklyn che perde un po’ di ritmo offensivo. Si va negli spogliatoi sul +1 Grizzlies e la ripresa resta piacevole come il primo tempo, con gli attacchi che prevalgono nettamente sulle difese: Memphis resta solida ma i Nets non si lasciano pregare e sfruttano ogni errore difensivo, rimanendo abbarbicati alla gara con un altro periodo da 32 punti. Un incredibile fallo e canestro da 3 sembra spezzare le gambe degli ospiti che invece chiudono bene il terzo quarto e giocano un grandissimo ultimo periodo che inchioda i Grizzlies ai propri limiti. Nel quarto quarto arriva il parziale di 34-18, con Whitehead che suona la carica e con Lopez che segna i canestri decisivi, con la ciliegina sulla torta messa da Jeremy Lin. Finisce 122-109 per i Nets che sanciscono la crisi dei Grizzlies e che arrivano a quota 10 vittorie in stagione.

Brooklyn Nets (10-51): Lopez 8, LeVert 14, Lin 18, Hollis-Jefferson 12, Foye 14, Booker 8, Dinwiddie 3, Whitehead 15, Acy 5, McDaniels 2.
Memphis Grizzlies (36-27): Conley 32, Gasol 18, Harrison 5, Parsons 12, Wright 9, Green 9, Douglas 6, Carter 3, Allen 2, Randolph 10, Daniels.

 

SACRAMENTO KINGS @ DENVER NUGGETS 96-108

Parziali: 24-25; 26-32; 23-33; 23-18

Al Pepsi Center di Denver va di scena quella che è a tutti gli effetti la notte di Wilson Chandler. L’ex Knicks domina la partita in lungo e in largo, cominciando a bombardare la rivedibile difesa Kings da ogni posizione del campo. Segnerà 16 punti (dei 36 totali) nel solo quarto iniziale, non sufficienti però a sbarazzarsi sin da subito di Sacramento. Cauley-Stein è il faro offensivo dei Kings dopo la partenza di DMC e nel pitturato crea non pochi grattacapi a coach Malone. A metà secondo quarto arriva il parziale che permette ai padroni di casa di allungare, con Harris che piazza la tripla del +12. Il vantaggio di Denver sarà di 7 lunghezze alla fine dei primi 24 minuti di gioco. Nella ripresa arriva il parziale che stronca definitivamente la gara: le azioni più belle portano la firma di Danilo Gallinari e del suo Nelson-Chandler: i Nuggets mettono la freccia e chiudono il quarto sul +17. L’ultimo quarto è solo per le seconde e terze linee. La career night per Chandler vale la vittoria 96-108, con Denver che resta tra le prime 8 della Western Conference.

Sacramento Kings (25-37): Lawson 13, Cauley-Stein 10, Collison 17, Koufos 14 + 10 RT, Afflalo 2, Hield 14, Evans 12, Labissiere 10, McLemore 2, Galloway.
Denver Nuggets (38-34): Chandler 36 + 12 RT, Harris 15, Plumlee 10 + 12 RT, Gallinari 18, Nelson 6, Barton 9, Murray 4, Arthur 7, Hernangomez 3.

 

PORTLAND TRAIL BLAZERS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES —> RINVIATA

Le condizioni del parquet del Target Center di Minneapolis non sono idonee ad una partita NBA e la Lega decide di rinviare lai gara tra Trail Blazers e Timberwolves. Troppo scivoloso per rischiare la salute dei giocatori e la data del recupero è ancora da decidere.

 

 

 

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone