Bucks dominanti in gara-2 contro gli Hawks. Le parole di Holiday, McMillan e Young

Al termine di una Gara 2 dominata in lungo e in largo dai Milwaukee Bucks (125-91), la serie ora è in parita 1-1

Jrue Holiday, autore di una prestazione “all around” da 22 punti e una difesa impeccabile, ha commentato così la sua partita e, in particolare, il match-up difensivo con Trae Young (limitato a 15 punti stanotte, dopo i 48 di Gara 1): “Penso di aver giocato in modo più intelligente stasera, rispetto all’ultima partita. Ci sono momenti in cui ho bisogno di essere fisico con lui e ci sono altri momenti in cui voglio che pensi che sarò fisico, mentre invece cercherò di attenderlo per provare a rubargli il pallone.”

Ha invece cercato di sminuire un po’ il tutto il coach degli Atlanta Hawks, Nate McMillan: “Non credo che Jrue abbia fatto qualcosa di particolarmente diverso rispetto ai suoi compagni di squadra su Young. Hanno fatto quello che dovevano fare: stare su di lui e mettergli pressione. Dovremo fare un lavoro migliore nel prossimo appuntamento della serie.”

Infine, uno spento Trae Young si è presentato in sala stampa, prendendosi sulle spalle tutte le colpe di una disfatta da cui nemmeno lui è riuscito a salvarsi: “Questa sconfitta è tutta mia responsabilità. Devo essere più bravo a prendermi cura della palla, fare un lavoro migliore per arrivare al tiro in maniera più fluida, devo riuscire a girar meglio la palla per poter far entrare tutti in ritmo. Correggerò questa cosa durante la prossima partita.”

La stella degli Hawks se l’è anche poi presa un po’ col metro arbitrale, a suo giudizio più permissivo rispetto a Gara 1: “Scott [Foster, ndr] e gli altri arbitri hanno permesso qualche contatto in più del previsto stasera. Se hanno intenzione di lasciar essere aggressivi gli avversari, li lasceranno essere aggressivi. Se non lo sono – voglio dire, se avessero fischiato tutto come dovrebbe essere stato – allora staremmo parlando di tutt’altra partita. Ma a volte decidono di gestirla così, e quando gli avversarsi son aggressivi e gli arbitri decidono di non fischiare troppo, capitano notti come queste”.

Young ha concluso, soffermandosi sul tema legato alla grande fisicità messa in campo finora dai Bucks, che in Gara 2 ha fatto la differenza, mostrandosi comunque fiducioso per le prossime partite: “Ogni serie è stata fisica. I Knicks e i Sixers sono due delle prime tre difese del campionato. I Sixers avevano tre giocatori All-Defensive nella loro squadra. Ho visto la fisicità dei difensori di tutti i Playoff, e ormai per me non è una novità. Devo solo essere in grado di rispondere agli eventi ed essere migliore la prossima partita”.

Ora la serie si sposta in Georgia, alla State Farm Arena, vedremo chi dei due allenatori sarà più bravo ad apportare gli aggiustamenti migliori, in vista di una serie che sembra essere ancora molto lunga.

Articolo a cura di Michele Mandelli.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone