Vittorie importanti per Nuggets, Suns e Hornets. Clippers ko con i Magic

Sono quattro le sfide che hanno animato la notte NBA. La più interessante si è giocata alla Ball Arena di Denver, dove i Nuggets si sono imposti per 95-104 sui Philadelphia 76ers (ancora senza Joel Embiid), ottenendo la terza W di fila. Una partita comandata dai ragazzi di coach Malone molto più di quanto non dica il risultato finale: il primo quarto, infatti, segna il corso di tutto l’incontro, terminando 22-44; il massimo vantaggio Nuggets è di +25, a 3’09” da fine terzo periodo (59-84); solo negli ultimi 12′ gli ospiti riescono a rendere il passivo meno pesante. Jamal Murray (30+6 reb) è il migliore per Denver, supportato da Michael Porter Jr (27+12 reb) e da Nikola Jokic (21+10 reb e 5 ast); nei Sixers, il top-scorer è Tyrese Maxey (13).

Cadono a sorpresa i Los Angeles Clippers, superati 103-96 allo Staples Center dagli Orlando Magic. Pur con assenze in serie (tra gli altri Paul George, Marcus Morris, Rajon Rondo, più Patrick Beverley e Serge Ibaka, out ormai da qualche settimana), i padroni di casa comandano la sfida dall’inizio, toccando un massimo vantaggio di +16 dopo 2’03” di gioco nel terzo quarto (39-55). I floridiani, però, non escono mai dalla partita e, dopo essersi portati in scia agli avversari poco prima dell’ultima pausa (70-73 al 36′), operano prima l’aggancio (93-93 con 1’46” da giocare) e quindi il sorpasso, con un break totale negli ultimi 3’50” di 21-5. Orlando manda a referto 10 giocatori su 11 utilizzati da coach Clifford, con Chuma Okeke (18) top-scorer; ai Clippers non è bastato Kawhi Leonard (28+5 reb e 5 ast).

Consolidano una splendida seconda posizione nella Western Conference i Phoenix Suns, a segno alla PHX Arena contro gli Atlanta Hawks per 110-117. Guidati dal trio composto da Devin Booker (21), Dario Saric (20+5 reb) e Jae Crowder (19), i padroni di casa provano l’allungo nella fase centrale del match, stando costantemente sopra la double-digit di vantaggio. Ma gli ospiti tornano sotto, fino ad impattare sul 103-103 quando mancano 3’31” sul cronometro; dopo un ulteriore parità sul 105-105, gli ultimi 3′ vedono i Suns imporre un break di 5-12, che vale la vittoria. Negli Hawks si segnalano Bogdan Bogdanovic (22+6 ast e 4 stl), Trae Young (19+13 ast, ma con 5/16 al tiro) e Clint Capela (16+16 reb); 13+3 reb e 3 ast in 23′ per Danilo Gallinari.

Sognano anche gli Charlotte Hornets che, grazie al 114-104 di stanotte alla Capital One Arena di Washington con i Wizards (privi di Bradley Beal), si issano al 4° posto in solitario nella Eastern Conference. Dopo un avvio in equilibrio, gli ospiti allungano a metà secondo quarto (50-39 a 6’02” dalla pausa lunga); nel prosieguo del match, Washington prova più volte a rientrare, ma i ragazzi di coach Borrego riescono sempre a respingerli. Sugli scudi Terry Rozier (27+7 reb) e Gordon Hayward (26+11 reb e 6 ast), mentre nei Capitolini non sono sufficienti le prestazioni di Rui Hachimura (30) e la 14.esima tripla-doppia di Russell Westbrook (22+15 reb e 14 ast).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

CHARLOTTE HORNETS (24-22) @ WASHINGTON WIZARDS (17-29) 114-104

PHILADELPHIA 76ERS (32-15) @ DENVER NUGGETS (29-18) 95-104

ORLANDO MAGIC (16-31) @ LOS ANGELES CLIPPERS (32-17) 103-96

ATLANTA HAWKS (23-24) @ PHOENIX SUNS (32-14) 110-117

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone