NBA Recap: DeRozan e Gobert trascinano Toronto e Utah. Detroit sempre più in crisi. Altra vittoria al fotofinish di Sacramento

ORLANDO MAGIC @ TORONTO RAPTORS 112-131

All’Air Canada Center di Toronto, i Raptors ricevono i Magic. I canadesi, dopo un primo periodo equilibrato, allungano nel periodo successivo, fino a toccare il +18 ad una trentina di secondi dall’intervallo lungo. I Magic, sospinti da Payton (22+9 ast) e Fournier (20), si rifanno sotto a fine terzo quarto (89-94). Negli ultimi 12′, però, i Raptors allungano in maniera decisa e definitiva, con DeRozan (36) sugli scudi. Per i padroni di casa si tratta della 6° W di fila, grazie alla quale si portano a sole 3 partite dal primo posto ad Est dei Celtics, pur se ancora quarti.

ORLANDO MAGIC (27-47): Gordon 16, Ross 17, Vucevic 12 (15 reb), Payton 22, Fournier 20, Rudez, Zimmerman, Biyombo 5, Augustin 8, Watson 2, Hezonja 3, Wilcox 3, Meeks 4

TORONTO RAPTORS (45-29): Ibaka 16, Tucker 7, Valanciunas 17, Joseph 15 (13 ast), DeRozan (36), Patterson 4, Siakam, Nogueira, Poeltl 13, VavVleet 1, Wright 7, Powell 16,

 

DETROIT PISTONS @ NEW YORK KNICKS 95-109

Prosegue la crisi di Detroit, che cade al Madison Square Garden al cospetto dei Knicks. I Pistons incappano nella 7° sconfitta nelle ultime 8 uscite, anche se la zona Playoff non è lontana (1,5 partite). I ragazzi di Van Gundy pagano la fase centrale del match, conclusa a favore dei Knicks con un parziale di 38-55. I Big di New York mettono il loro timbro sul match, con Rose top-scorer (27), ben spalleggiato da Porzingis (25+8 reb) e da Anthony (21). Marcus Morris (20) è il migliore per gli ospiti.

DETROIT PISTONS (34-40): Morris 20, Harris 12, Drummond 10 (15 reb), Smith 15, Caldwell-Pope 12, Ellenson, Leuer 8, Johnson 5, Baynes 7, Marjanovic, Hilliard, Udrih 6, Gbinije

NEW YORK KNICKS (28-46): Porzingis 25, Anthony 21, Hernangomez 15, Rose 27, Lee 7, Kuzminskas 5, Ndour, O’Quinn, Plumlee, Randle, Vujacic, Holiday 7, Baker 2

 

MEMPHIS GRIZZLIES @ SACRAMENTO KINGS 90-91

Seconda vittoria in volata per i Kings, che mandano al tappeto i Grizzlies al Golden 1 Center. Una sfida equilibrata, decisa nel finale, dopo che i californiani, avanti di 8 lunghezze a 7’22” (76-84), vengono rimontati e superati a 3’15” dalla fine (86-85). Nel finale punto a punto la spuntano i Kings, grazie a due liberi di Collison (23) a 5″ dalla sirena, con il successivo tentativo da 3 di Randolph (17+15 reb) che non va a segno. Per i Grizzlies, in evidenza, inutilmente, anche Conley (22+9 ast).

MEMPHIS GRIZZLIES (40-34): Randolph 17 (15 reb), Green 10, Conley 22, Carter 7, Allen 6, Wright 11, Ennis III, Harrison 7, Daniel 10, Davis, Selden, Baldwin IV

SACRAMENTO KINGS (29-45): Koufos 11, Cauley-Stein 12, Collison 23, Temple 6, Hield 14, Labissiere 3, Tolliver 9, Lawson 10, Galloway, McLemore 3, Papagiannis, Evans

 

NEW ORLEANS PELICANS @ UTAH JAZZ 100-108

Alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City, i Jazz, senza Hayward, ospitano i Pelicans, ancora orfani di Cousins. I padroni di casa dominano all’inizio, toccando il +18 in avvio di secondo periodo (21-39). Dopo l’intervallo lungo, i Pelicans tornano in partita, fino ad impattare a quota 59; Utah reagisce, riacquistando la double digit di vantaggio a 2’10” dall’ultima pausa (65-78), per poi mantenere il vantaggio fino alla fine. Una vittoria grazie alla quale i Jazz mettono 1,5 partite di vantaggio sui Clippers, nella corsa al fattore campo ad Ovest. Gobert (20+19 reb) e Hood (20) sono i migliori per Utah; un super Davis (36+17 reb) non basta a New Orleans.

NEW ORLEANS PELICANS (31-43): Cunnigham 8, Davis 36 (17 reb), Hill 11, Holiday 19, Frazier 4, Ajinca 4, Crawford 14, Moore 4, Diallo, Cook, Motiejunas

UTAH JAZZ (45-29): Ingles 19, Diaw 2, Gobert 20 (19 reb), Hill 17, Hood 20, Lyles 2, J. Johnson 14, Withey 5, Exum 4, Neto 5, Mack, Bolomboy

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone