Jokic e Booker sospingono Nuggets e Suns. Eliminati Blazers e Lakers

Continuano le sentenze in questo primo turno di Playoff NBA 2021. Nella notte, si sono chiuse altre due serie, a partire da quella tra Denver Nuggets e Portland Trail Blazers, con i ragazzi di coach Malone che chiudono i conti espugnando 126-115 il Moda Center. Il primo quarto è, in sostanza, Blazers vs Porter Jr., con i padroni di casa che chiudono sul 29-33 (12 di Lillard), mentre il prodotto di Missouri ne mette addirittura 22 (con 6 triple). Nel secondo quarto, i ragazzi di coach Stotts allungano fino al +10 (53-63 con 2’16” da giocare) e tornano negli spogliatoi sul +7 (61-68), grazie alla tripla quasi sulla sirena di Lillard. La terza frazione vede i Blazers in apparente controllo, tornando in doppia cifra di vantaggio e restandoci quasi tutto il quarto; ma gli ospiti restano in partita grazie ad un super Jokic (20 nel periodo), per poi rifarsi sotto nel finale di frazione, grazie al buzzer-beater di Morris (98-101).

Il quarto finale si apre con il sorpasso di Denver (102-101), firmato Millsap e Morris (9 nel periodo); Portland torna un’ultima volta avanti con 5 punti in fila di Anthony (102-106 con 8’06” sul cronometro). Ma, nei successivi 5′ (o poco meno), la franchigia dell’Oregon subisce un parziale di 17-2, che culmina con un tiro dalla media di Jokic per il 119-108 (3’20” alla fine). Lillard e McCollum sono gli ultimi ad alzare bandiera bianca (121-115 ed 1’23” da giocare); la seguente tripla di Gordon, però, chiude partita e serie. Nei Nuggets risalta ovviamente Nikola Jokic (36+8 reb e 6 ast), supportato da Michael Porter Jr. (26+5 reb) e da Monte Morris (22+9 ast e 3 stl dalla panchina). Non bastano ai Blazers gli sforzi di Damian Lillard (28+13 ast), nuovo recordman di triple in una serie di Playoff (35), e di C.J. McCollum (21).

Epocale, quindi, quanto successo allo Staples Center di Los Angeles, dove i Phoenix Suns hanno sconfitto 113-100 i Lakers Campioni in carica, infliggendo a LeBron James la sua prima eliminazione in carriera al primo turno (14-1 il record attuale di The King). Una partita indirizzata da subito sui binari giusti per la franchigia dell’Arizona. È un Booker irreale a trascinare da subito i Suns, che chiudono il primo periodo avanti 36-14 grazie a 22 punti del #1 (8/9 dal campo e 6/6 da tre), con anche 9 di Crowder e un globale di squadra 10/13 da oltre l’arco. Dall’altra parte, la partita inizia chiaramente come peggio non potrebbe per la squadra di coach Vogel (6/21 al tiro, 2/8 da tre), che perde a metà quarto anche Anthony Davis, per il riacutizzarsi del problema all’inguine.

I Suns sono in assoluto controllo, toccano un +26 a 7’56” dalla pausa lunga (45-19), alla quale giungono con un comodo 62-41. Da segnalare nel periodo altri 11 punti di Booker per gli ospiti e i 17 in combinato di LeBron e Caldwell-Pope nei Lakers. Al rientro sul parquet, i padroni di casa cercano di imbastire una rimonta disperata, riuscendo quasi a dimezzare il gap; dall’altra parte, però, c’è il solito Booker (10 nel periodo) a mantenere una distanza di sicurezza (89-76 al 36′). Nel quarto periodo, i Lakers riducono il divario fino a -10, con un canestro di Caldwell-Pope (94-84 con 8’06” da giocare); ma Phoenix non trema e porta a casa partita e serie. Come detto, nei Suns brilla la stella di Devin Booker (47+11 reb con 15/22 al tiro e 8/10 da tre, oltre a 9/9 ai liberi); buona anche la prova di Jae Crowder (18+8 reb con 6/9 da tre). Ai Lakers non sono bastati LeBron James (29+9 reb e 7 ast), Dennis Schroder (20) e Kentavious Caldwell-Pope (19).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

WESTERN CONFERENCE

DENVER NUGGETS (3) @ PORTLAND TRAIL BLAZERS (6) 126-115 (4-2)

PHOENIX SUNS (2) @ LOS ANGELES LAKERS (7) 113-100 (4-2)

*In grassetto, le franchigie qualificate al turno successivo.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone