NBA SWAG - Il compleanno di Steph Curry: MVP del parquet, ma non dello stile

Ventisette anni ieri, un anno da dominatore. Anzi, più di un anno ormai, perché il verbo di Steph Curry girovaga per la Lega da ormai qualche stagione.
E veleggia, in questo 2015, verso i lidi dell’MVP.
Ma Steph Curry non comanda solo dentro il parquet, perché da quando è approdato in NBA, nel 2009, scelto alla settima chiamata da Golden State, il figlio di Dell si fa notare anche fuori dal campo, col suo stile vario e mai banale.

swag curry 1 Viaggio a ritroso di sei anni.
Siamo al Draft del 2009 e un giovanissimo Steph Curry sorride ai fotografi dopo la chiamata al primo giro dei Warriors.
Completo in grigio gessato, con camicia chiara e cravatta in glicine, destinata a far parlare come poi faranno parlare le sue prestazioni.
Nello stesso Draft, ritroviamo anche Blake Griffin, prima scelta, James Harden, chiamata numero tre, subito davanti a Tyreke Evans e Ricky Rubio.
Dietro Steph, ci sono Jordan Hill e DeMar DeRozan. Tutti, o quasi tutti, pronti alla prima foto ufficiale di rito con l’allora Commissioner David Stern.
E Curry non è l’unico a sorprendere gli addetti ai lavori.

swag curry 2Come non restare affascinati, infatti, dallo stile già eccentrico di un giovanissimo Barba Harden?
Camicia bianca, giacca beige e papillon d’ordinanza. Barba non ancora folta e famosa come oggi, ma siamo sulla buona strada.
Alle sue spalle un Blake Griffin in evidente fase di crescita fisica, con camicia nel viola e completo nero; in foto anche un pubertale Rubio, classico come il più classico degli europei, e un Jordan Hill in sobrio vestito nero e con treccine in evoluzione.

 

swag curry 3Cresce il fisico di un pur giovane Steph, quello stesso fisico che negli anni del College tenevano lontano da lui gli occhi dei GM più importanti.
Così come crescono le cifre: negli anni prende per mano Golden State fino a renderli la corazzata di oggi, che veleggia fiera al primo posto della West Conference.
A non migliorare, però, pare essere lo stile: Steph passa dal gessato già visto al pantalone a righe discutibile con camicia azzurra larga di almeno un paio di taglie con tanto di maglia bianca come gli avrà consigliato papà. “Copriti bene, che lassù, dove sono stato anche io, viaggerai per le alte vette. Farà freddo.”

swag curry 4Fino ad arrivare alla stagione in corso.
I Warriors, dopo una stagione comunque positiva ma conclusasi, come al solito, nella marea dei Playoffs, decidono di salutare e ringraziare il “Reverendo” Mark Jackson e affidare la squadra al coach emergente Steve Kerr: tanti anni nella Lega, 5 Anelli alla mano, ma soprattutto una vita a piazzare tiri decisivi. Il prospetto ideale per gestire un tiratore paradisiaco come il Curry che ci ritroviamo oggi.
La stagione dei record per GS, in vetta alla Conference, che il povero Steph rischia di rovinare con lo stile discutibile della foto: snapback che ci sta, cuffie in pieno stile LeBron, ma camicia a mezza manica con tanto di quadrettoni e colori discutibili da far rabbrividire quasi come una delle sue giocate tra quattro avversari.
E visto che siamo qui a festeggiare il suo compleanno, evitiamo ogni commento sull’orologio che potete vedere.
Per quello che fai in campo, Steph, potresti anche metterne tre sullo stesso polso: saremmo, in ogni caso, innamorati di te.

 

 

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone