NBA SWAG - LeBron si prende New York, Irving la Nike. E come dimenticarsi di Harden?

swag15 È già tra i dominatori indiscussi della Lega, e lo diventerà ancor di più nei prossimi anni.
Di chi parliamo? Ma di Anthony Davis… di chi, altrimenti?
Il numero 23 dei Pelicans continua a sfornare prestazioni simil-MVP, e solo la giovane età (e la presenza nella stessa Lega di uno come Steph Curry) gli tolgono il premio dalla testa.
Nell’ultima estate, anche a seguito degli allenamenti svolti con la nazionale a stelle e strisce, Davis non ha solo sfoltito le abbondanti sopracciglia, ma soprattutto ha allargato il suo pacchetto di armi offensive, equiparandolo alla già fortissima difesa, una delle armi che ha caratterizzato i suoi anni di college.
I Pelicans non erano partiti in maniera positiva, ma le ultime prestazioni del 23 hanno riportato la franchigia a lambire la zona playoffs, un obiettivo che gratificherebbe anche gli sforzi della proprietà e il loro progetto.
Ma Anthony Davis non vuole diventare simbolo della Lega solo in campo, perché come suoi illustri predecessori s’è messo a dettare regole di stile anche fuori dai parquet.
Sneakers d’occasione, cuffia abbondante come suo solito; pantalone in stile simil-classico e camicia (non) d’ordinanza con tanto di fantasia naturale.
Ora, voi cosa gli direste ad uno che arriva al palazzo così e vi batte con una doppia-doppia?

swag13 In principio fu Jordan, Sommo esponente della dinastia Nike, a spodestare quel minimo regno che si dividevano Magic Johnson e Larry Bird.
Poi, erede del 23, fu Bryant, che con le sue ‘Kobe’ ha paralizzato mezzo mondo oggi conosciuto.
Sulla scia del Black Mamba, la famosa casa di moda sportiva americana ha spiccato il volo: ecco perché LeBron James fu messo sotto il segno del famoso baffo sin dal Liceo.
Una strategia che negli anni ha dato ragione: LeBron è diventato il dominatore della Lega, e le sue scarpe sono diventate le seconde più vendute dietro quelle del 24 gialloviola (da questa particolare statistica viene eliminato il marchio di Jordan, nel frattempo resosi autonomo).
E così, lo stesso per Kevin Durant, che da anni comincia a prendere sempre più spazio con le sue KD, fiore all’occhiello dell’ultima generazione di calzature.
Il 2015, però, sarà ricordato come l’anno di Kyrie Irving: il playmaker di Cleveland ha inaugurato la nuova stagione varando le scarpe che porteranno il suo nome, nella versione da passeggio (come visto nel precedente articolo) e in quella da parquet.
Tanti i colori disponibili, bella la fantasia che richiama le Nike degli anni ’90, a discostarsi molto dalle contemporanee collezioni.
Vuoi vedere che l’ultimo arrivato in famiglia sfornerà anche il prodotto migliore?
Nel frattempo, nella notte dell’esordio con le nuove scarpe il numero 2 dei Cavs ha sfiorato il quarantello mettendone a referto ‘soli’ 37.
Mica male.

swag14 Diciamocelo: quella che sta per chiudersi è stata la settimana di LeBron James.
Non tanto per quanto visto in campo, anche se i suoi Cavaliers hanno ripreso a vincere con una bella striscia di vittorie consecutive, quanto per quello che è accaduto fuori.
Epicentro di tutto, New York.
Ha infatti battuto a domicilio i Brooklyn Nets sfoggiando i muscoli davanti ai regali d’Inghilterra, invitati al palazzetto direttamente dalla coppia d’oro Jay-Z-Beyonce.
William e Kate erano a bordocampo mentre il 23 dei Cavs batteva la franchigia del rapper, e nel post-gara LbJ gli ha anche regalato due canotte con tanto di infrazione al codice di comportamento per aver poggiato delicatamente la mano sulla spalla della duchessa nelle foto di rito.
Prima ancora, però, nel suo giorno di riposo, s’era fatto vedere al Madison, per assistere a una gara dei Knicks: in prima fila con berretto rosso e occhiale alla moda. Maglia bianca, orologio vistoso e pantalone a richiamare le sneakers rigorosamente marchiate Jordan.
New York, per una notte, s’è inchinata a lui e non all’amico Melo.

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Come potremmo chiudere senza la nostra dose di James Harden settimanale?
Non potremmo. E allora ecco dal palazzetto di Houston un Harden pronto per…per…per non si sa cosa, con tanto di felpa (?) pre-gara rosa a inserti neri, con una sorta di fantasie concentriche che sanno tanto di tentativo di ipnosi.
Nulla da dire sulle sue ultime prestazioni, ha trascinato i Rockets nelle partite senza Howard, ma qualcosa potremmo appuntarlo sul vestiario.
E menomale che la foto è stata scattata solo a mezzo busto…


About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone