NBA24 DRAFT PREVIEW - Frank Kaminsky, il ballerino di Wisconsin alla conquista dell'NBA

L’importanza del College? Sta tutta qui, tutta in Frank Kaminsky.
Americano di Lisle, area metropolitana a Sud di Chicago, Kaminsky arriva al Draft 2015 vestendo i panni del protagonista assoluto. Uno dei meno chiacchierati ma dei più appetiti al primo giro, tanto da poter rientrare tranquillamente nelle prime dieci chiamate della prossima notte di Draft.

Lungo 213 centimetri, Frank the Tank, questo il soprannome coniato per lui negli anni di Wisconsin, è l’esempio massimo di centro moderno che può prendersi a due mani la scena anche al piano superiore.
Per gli esperti di Draft d’oltreoceano, sono tre i punti forti di questo ragazzo di 23 anni: la grande duttilità offensiva, l’etica di lavoro e il senso del gioco. Caratteristiche fondamentali per chi si affaccia al pianeta NBA.

Nonostante i 213 centimetri, infatti, e i conseguenti 110 chili che si porta dietro, Kaminsky è risultato uno degli attaccanti più pericolosi dell’ultimo anno NCAA in ogni aspetto del gioco: non solo nel pitturato, ma anche lontano dal canestro.
Sono 18.8 i punti di media fatti registrare nel’ultima stagione, con 8.2 rimbalzi e 2.6 assist per partita.
Attaccante strepitoso, Kaminsky ha saputo negli anni ampliare il suo gioco e diventare un giocatore utilissimo sia da 5 che da 4 nel sistema inventato da Bo Ryan a Wisconsin.
Abile a penetrare e ad appoggiarsi al tabellone con entrambe le mani. Interprete sopraffino del pick’n roll e del pick’n pop, con una mano destra delicatissima che gli ha consentito medie altissime anche fuori dall’arco nel suo ultimo anno da Senior al College.
Eppure, secondo gli addetti ai lavori, il punto forte del numero 44 dei Badgers sta nei piedi: nonostante il fisico importante, infatti, la velocità sviluppata negli anni di duri allenamenti gli permette di affrontare in egual modo pari ruolo e non, sia offensivamente che difensivamente.
Anche nel semplice 1vs1 arriva al canestro con facilità disarmante sfruttando deliziosamente il perno e ogni singolo centimetro dell’area.
Eppure, al di là dei semplici numeri, la sua migliore qualità sta nella grande etica di lavoro mostrata nel quadriennio appena concluso: ottimo, infatti, il lavoro fatto su se stesso, sul suo fisico e sul suo gioco, una qualità che gli ha permesso prima di prendersi i Badgers, e molto probabilmente gli permetterà di restare a galla anche nell’oceano NBA.
Spesso si allontana dal canestro e, come dicono gli americani, “esce dallo schermo”, per poi ricomparire all’improvviso e anticipare tutti per appoggiare al tabellone.
Difensivamente affidabile, non ha paura del confronto col diretto avversario. Buon rimbalzista, specialista del tagliafuori, con ottimo senso della posizione nel pitturato.
Se riuscirà ad adeguare il corpo ai colpi subiti e a lavorare sull’atletismo complessivo, potrebbe essere un bel regalo per tutti gli appassionati.
Come confermato anche dal suo allenatore a Wisconsin, Kaminsky è pronto per il salto tra i grandi. Pronto nella testa prima ancora che nel fisico.
Detroit, con la chiamata numero 8, potrebbe essere la sua destinazione, ma non ci stupiremmo se dovessimo scoprirlo più in alto la notte del Draft.

NB. La velocità di esecuzione dei piedi, gli ha permesso negli anni di diventare anche un discreto ballerino. Come mostrato a mezza America qualche tempo fa e testimoniato da questo video.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone