NBA24 PLAYOFF PREVIEW - Boston Celtics, la leggerezza di non avere nulla da perdere

Eccolo, quell’orgoglio che li ha resi famosi in tutto il mondo. Finalmente, tutti si sono accorti delle potenzialità di questa squadra, che senza grandi nomi incanta per il modo di giocare la pallacanestro in entrambe le metà del campo. I Boston Celtics di Brad Stevens hanno tutto da guadagnare in questi Playoff, dove al primo turno dovranno affrontare una insidiosissima Atlanta, un’altra squadra che fa della difesa il proprio punto di forza.

Roster (quintetto/panchina): Thomas, Bradley, Crowder, Sullinger, Johnson/Turner, Smart, Olynyk, Jerebko, Zeller, Young, Mickey, Hunter, Rozier.

Regular season: Nessuno sicuramente avrebbe mai immaginato una simile crescita, considerando che gli innesti estivi si racchiudono tutti in Amir Johnson. Infatti, Stevens ha voluto riconfermare gran parte del roster dell’anno scorso e ne ha saputo trarre ancora di più. Il percorso è stato piuttosto lineare, con il record di 48-34 che chiaramente evidenzia ancora la mancanza di una star vera e propria. Per qualche periodo, il terzo posto era praticamente in pugno, prima di fallire un paio di scontri diretti con gli Hornets che hanno cambiato i rapporti di forza nella conference. Ma Ainge può comunque ritenersi soddisfatto e questa squadra certamente fa più paura dell’anno scorso. Anche perché nessuno quanto loro è andato vicino a battere i Golden State Warriors, per poi sconfiggerli a domicilio.

La squadra: Boston è un osso durissimo. Il roster in generale ha un’ottima attitudine difensiva, in particolare con Smart, Bradley, Crowder e Turner, un vero e proprio incubo per gli avversari. Probabilmente è questa la chiave di lettura migliore per leggere i Celtics, che oltre a sapersi chiudere sanno anche colpire, in particolar modo da tre punti, dove la presenza di lunghi tiratori spinge molto in questo senso. La panchina è profonda ed è piena di soluzioni differenti, specialmente per aprire l’area.

L’uomo chiave: In molti ci hanno rivisto Allen Iverson, probabilmente per le dimensioni ridotte e la capacità di azzannare le partite. Chiaramente, con le dovute proporzioni, Isaiah Thomas ha trovato il contesto ideale per esprimersi al meglio; ora è un giocatore rispettato e temuto, che nonostante la taglia è difficilissimo da stoppare. Ha una grande abilità nel tiro senza ritmo, specialmente dalla lunga distanza. Che sia su un blocco o con un arresto eseguito con efficacia, Thomas fa centro molto frequentemente. Attacca l’area in continuazione, però, specialmente se l’avversario difensivo cambia e prova a chiudergli il tiro: una caratteristica che si sposa alla perfezione con il suo essere tiratore di liberi. Questa variabilità di soluzioni offensive lo hanno portato anche ad insidiare qualche record di Michael Jordan. Se non si fosse capito, è da tenere d’occhio, e servirà il miglior Teague.

Pronostico: La serie è un’incognita. Gli Hawks arrivano ridimensionati rispetto allo scorso anno, ma ai Celtics manca il talento necessario per poter ottenere una vittoria schiacciante. Le letture a partita in corso decideranno la serie, in cui per soli motivi di fattore campo si dà favorita Atlanta, con una vittoria per 4-3.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone