Nets, Marks sulla questione Irving: "La nostra posizione è chiara, assicurarci che tutti rispettino i protocolli"

Mentre la percentuale di giocatori vaccinati con almeno una dose ha toccato il 95% (fonte Adrian Wojnarowski, ESPN), a Brooklyn continua a tenere banco il caso di Kyrie Irving, ormai divenuto (suo malgrado o meno) il simbolo dei giocatori NBA che si oppongono al vaccino anti COVID-19. Provvedimenti della città di New York alla mano, se l’ex Cavs e Celtics dovesse ostinarsi a rifiutare il vaccino, salterebbe tutte le partite casalinghe dei Nets, compresi ovviamente i derby con i Knicks, vedendosi dimezzato lo stipendio.

Interrogato in merito, il General Manager dei Nets, Sean Marks, ha espresso a chiare lettere la posizione della franchigia: “La nostra volontà è che ogni giocatore del nostro roster sia disponibile per ciascuna delle partite della prossima stagione. Kyrie? La sua è una questione personale, che affronteremo a tempo debito. La città di New York, comunque, ci ha comunicato tutti i suoi provvedimenti in merito e spetta a noi sostenere i nostri giocatori ed assicurarci che tutti rispettino i protocolli“.

Poche ore prima, su Irving sono arrivate le bordate di Shaquille O’Neal: “Non voglio sminuire le opinioni di un altro uomo, ma la penso nel modo seguente: in questo sport, a volte devi pensare anche agli altri, non solo a te stesso; ora, Kyrie ha le sue idee, non le voglio discutere, ma ha degli obblighi, visto che prende 200 milioni” – ha detto O’Neal durante il “The Big Podcast with Shaq.” – “L’unica cosa che non mi piace è che lui chieda di rispettare la sua privacy; una volta che entri in questo mondo, però, la privacy non c’è più e ciò bisogna accettarlo“.

Se sei nella mia squadra e non puoi giocare le partite casalinghe, allora non ti voglio intorno. Se abbiamo delle chance di vincere e te non sei della partita, vai da un’altra parte, punto” – aggiunge – “Qualunque siano le ragioni alla base della sua decisione, io sarei anche d’accordo; ma non accetterei per niente di dover rispondere per 41 partite alle domande sul se giocherà o meno“.

Shaq ha ulteriormente attaccato Irving nel corso di un intervento in un altro podcast, il “Tiki and Tierney”: “Andrei ai piani alti della franchigia, fossi suo compagno di squadra, e chiederei di mandarlo via. I Nets possono vincere tranquillamente con due stelle, un grande tiratore e i rimbalzisti che hanno in questo momento, perché dovrebbero rispondere ogni volta alle domande su quello che lui fa o non fa? Chiunque possegga i Nets, che lo caccino!“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone