Oklahoma City Thunder, Westbrook: "Le triple doppie non sono così importanti"

La prima cosa che ci viene in mente parlando di Russell Westbrook (a.k.a. Mr. Triple Double) è, per forza di cose, la tripla doppia. Il #0 dei Thunder in questo inizio di stagione sta facendo vedere prestazioni e numeri pazzeschi, numeri che forse ci si aspettava dal Westbrook 2.0 dell’era post-KD, numeri che dicono 12 triple doppie stagionali, di cui 7 consecutive e tripla doppia di media a partita (30.5 punti, 10.5 rimbalzi e 10.6 assist a partita) per un record di squadra comunque positivo (15-11). Numeri pazzeschi, fuori dal comune, di cui Westbrook però non vuole sentire parlare, soprattutto negli ultimi tempi. Così, il play dei Thunder, in un’intervista rilasciata a NewsOK, ha espresso la propria opinione a riguardo: “La faccenda delle triple doppie inizia a farmi innervosire; nel senso: non può essere l’unica cosa che la gente guarda del mio gioco. Stiamo arrivando al punto in cui se non chiudo con una tripla doppia ho deluso le aspettative e ho giocato una brutta partita. Vorrei che mi si lasciasse giocare con più tranquillità e senza tutta questa pressione addosso: se realizzo una tripla doppia bene, se non ci riesco bene lo stesso. Non m’interessa: è un traguardo prettamente statistico; come ho detto già molte volte in queste ore: punto solo a vincere, tutto il resto è superfluo, triple doppie comprese.”

Parole che la dicono tutta sulle ambizioni dello #0, che ribadiscono la sua voglia di vincere ogni partita dando il massimo, a prescindere dalla tripla doppia. D’altronde, Westbrook non è certo uno che le manda a dire, dunque, non parlategli di triple doppie.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone