Orlando e Washington corsare a Miami e Houston. Clippers battono i Jazz allo Staples.

  • ORLANDO MAGIC – MIAMI HEAT 102-101
    All’American Airlines Arena Miami ospita Orlando dopo la vittoria sui Cavaliers dell’ex LeBron James di Natale. Da segnalare il ritorno di Chris Bosh in quintetto. Avvio di gara che vede subito l’ex Raptors portarsi vicino al ferro e trovare i primi punti al rientro. Orlando parte bene, e con Vucevic trova il +8 a 7 minuti dal termine del primo quarto (18-10). Bosh però dall’altro lato non ci sta, e prende in mano l’attacco degli Heat, e realizza il canestro con fallo del -3 a 4:59 dal primo quarto (15-18). A metà secondo quarto punteggio in equilibrio, con Oladipo che prova a far scappare i suoi con la tripla del +3 (39-36). Dall’altro lato però rispondono le triple di Chalmers e di Granger che permettono agli Heat di chiudere avanti il primo tempo. Nella ripresa Vucevic fa la voce grossa sotto i tabelloni, e spalle a canestro porta a casa punti preziosi, due dei quali piazzati a metà terzo quarto per il -4 Orlando (58-62). Deng aiuta Bosh in attacco, e con un reverse firma il +9 Heat a 3 minuti dal terzo quarto. Ma i Magic non mollano, e sulla sirena del periodo di gioco con Tobias Harris piazzano la tripla del pareggio (79-79). Nell’ultimo quarto sale in cattedra Wade, a 5:29 piazza il layup del +1 (94-93) e a 1:38 regala l’assist a Granger che da tre non fallisce e Miami vola sul +4 (101-97). Ma Oladipo non ci sta a perdere e in penetrazione trova il pareggio con un canestro realizzato contro tutta la difesa Heat schierata a 43.1 secondo dalla fine (101-101). Con Orlando avanti di un punto, Wade ha nelle mani il pallone della vittoria, ma sbaglia il jumper dalla lunga e i Magic portano a casa una bella vittoria di carattere da South Beach.

    MIAMI HEAT (14-16): Deng 14, Andersen 5, Bosh 20, Wade 25, Chalmers 2, Cole 6, Granger 21, Whiteside 8

    ORLANDO MAGIC (13-21): Harris 18, O’Quinn 5, Vucevic 26, Oladipo 22, Payton 4, Frye 13, Fournier 2, Dedmon 4, Gordon 8

     

    WASHINGTON WIZARDS – HOUSTON ROCKETS 104-103

    La partita più interessante della notte va in scena al Toyota Center di Houston, dove la seconda forza ad Est fa visita agli Houston Rockets di Harden e Howard. Inizio di gara abbastanza curioso: uno dei canestri di Houston è storto, e gli addetti ai lavori provvedono a sostituirlo. Nota a margine: l’anno scorso capitò che dell’acqua scorreva dal soffitto del palazzetto, non è che il Toyota Center abbia tanta fortuna. Le squadre rientrano dagli spogliatoi, e la partita inizia nel segno del Barba James Harden che a fine primo quarto spezza un raddoppio e segna di sottomano per il 25-24 Rockets. Nel secondo quarto assist strepitoso di Brewer che lancia in contropiede Trevor Ariza che inchioda la schiacciata del +4 (33-29) a 7:56 dal termine. Dall’altro lato però Beal non ci sta a cedere, e a fine secondo quarto a 40 secondi dal termine piazza la tripla del +1 (46-45). Ripresa con i Wizards avanti che corrono i contropiede e provano a lanciare un messaggio ai Rockets andando sul +8 (55-47) a 8:42 dal termine del terzo quarto con Paul Pierce. Con una magia di Wall e i tiri da tre di Beal, i Wizards raggiungono il +15 a 2:02 dalla fine (76-61). Ma Houston nell’ultimo quarto piazza la rimonta e prima con il -2 firmato da Terry con un tripla dall’arco e poi con lo step back di Harden, il match torna in equilibrio a 5:08 dalla fine del match sul 84 pari. Washington tenta di nuovo l’allungo con Beal, ancora da tre punti che regala il +5 a 4:32 (89-84). Houston però riapre ancora il match con la palla rubata di Beverley e il contropiede del -2 (91-93) a due minuti dalla fine. Nel possesso decisivo però, Paul Pierce piazza una tripla pesantissima che porta la squadra della capitale a +7 a 1:12 dal termine (98-91) e il match si chiude così.

    HOUSTON ROCKETS (21-9): Ariza 15, Smith 3, Howard 13, Harden 33, Beverley 10, Motiejunas 3, Brewer 15, Dorsey 5, Terry 6, Canaan 0

    WASHINGTON WIZARDS (22-8): Pierce 21, Nene 12, Gortat 9, Beal 33, Wall 13 e 12ast, Haumphires 0, Butler 8, Seraphin 4, Porter 0, Gooden 0, Miller 4, Temple 0, Webster 0

     

    UTAH JAZZ – LOS ANGELES CLIPPERS 97-101

    Utah si presenta allo Staples Center con l’intenzione di mettere in difficoltà i Clippers che vengono da un periodo altalenante. Dodicesima vittoria consecutiva contro i Jazz per i losangelini. Gordon Hayward parte forte segnando di rovescio per la parità sul 14-14 a 4:34 dal primo quarto. Los Angeles risponde con il pick ‘n roll Paul-Griffin pr il +4 a 2:56 dal primo quarto (22-18). Nella ripresa Paul firma il più due con il jumper dalla media a metà terzo quarto (60-58). Rispondo i Jazz con Kanter che ristabilisce la parità sul 60-60. Griffin inchioda di nuovo il sorpasso con una schiacciata dal centro, poi però i Jazz si rifanno avanti e i Clippers vanno sul -1 con l’alley oop sull’asse Griffi-Jordan (68-69). Nell’ultimo quarto, i Clippers sono avanti di due, ma i Jazz ristabiliscono la parità con il contropiede di Dante Exum a 7:38 dal termine del match (86-86). Griffin con il fallo e canestro porta sul +5 i suoi a 5:51 dal termine. Favors risponde con la schiacciata del -1 a 3 dalla fine. E’ sfida sotto i tabelloni: risponde DeAndre Jordan dall’altro lato con il tap in vincente e conseguente +3 a 1:56 (99-96). Canestro che risulterà decisivo ai fini della gara, il match si conclude 101-97 Clippers.

    LOS ANGELES CLIPPERS (21-11): Barnes 13, Griffin 24, Jordan 5 e 19rb, Redick 17, Paul 20, Crawford 197, Hawes 2, Farmar3, Bullock 0, Davis 0

    UTAH JAZZ (10-21): Hayward 22, Favors 15, Kanter 16, Hood 9, Burke 11, Gobert 11, Exum 7, Ingles 2, Booker 2, Christopher 2, Novak 0

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone