Soddisfazione in casa Warriors per l'esito di Gara-4. Green: "Abbiamo imposto il nostro ritmo alla partita"

Sweep doveva essere e sweep è stato. I Golden State Warriors rispettano i pronostici e lasciano lo Utah con un comodo successo per 121-95, che vale il 4-0 ai danni dei Jazz, i quali sono in rari momenti hanno mostrato di poter creare dei grattacapi alla corazzata californiana. Per la prima volta nella loro storia, i Warriors sono riusciti a vincere due serie per 4-0 e, sempre per la prima volta, hanno vinto con uno sweep due serie in fila. Una situazione che permette ai Warriors non solo di imitare i Cavaliers, ma anche (e soprattutto) di poter riposare e di mettersi comodi in poltrona, in attesa che la serie tra Spurs e Rockets emetta il suo verdetto.

La cosa più importante è che siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e il nostro ritmo alla partita“, sottolinea un Draymond Green come sempre protagonista, grazie alla tripla doppia messa a referto (17+11 assist e 10 rimbalzi). “Noi stessi siamo alquanto impressionati da come stiamo riuscendo a giocare” – continua Green – “Penso che praticamente in ogni frangente di questa serie siamo riusciti ad imporre la nostra volontà di gioco sull’altra squadra. E questo, ai Playoff, è grandioso“.

Così Steph Curry, top scorer stanotte con 30 punti: “Abbiamo tanto di quel talento che non sappiamo chi, ogni sera, avrà la mano più calda. Noi cerchiamo di far girare il pallone, usiamo i movimenti di ognuno per creare tiri aperti. E quando ci riusciamo, accadono tante buone cose“. “Abbiamo disputato un buon match, giocando bene su entrambi i lati del campo” – continua il due volte MVP in carica – “Stasera abbiamo avuto l’opportunità di chiudere la serie e, nonostante qualche piccola difficoltà, ci siamo riusciti. Adesso guardiamo avanti alla prossima serie. Utah? Hanno reso ogni sfida molto fisica, dura. Sono in ottima posizione in vista del prossimo anno. Potranno migliorare molto grazie all’esperienza acquisita quest’anno. E’ stata una bella lotta“.

Queste le parole del coach ad interim Mike Brown: “Per la maggior parte del tempo ho pensato che la squadra ha fatto quello che doveva, difensivamente parlando. Una delle cose che ho ripetuto in continuazione ai ragazzi era di non rendere a Utah la vita troppo facile, comoda, in attacco. Dovevano andare in campo e imporre il nostro gioco”. Su Curry: “Steph è Steph e noi ovviamente ne traiamo giovamento“.

Infine Durant elogia Green: “Abbiamo il miglior difensore della Lega. Non puoi scommettere contro di lui, anche se è alto forse 1.95. Anche se si trova a giocare come centro, lo stesso ti rende la vita impossibile. Non puoi passare il pallone in post e aspettare di ricavarne un canestro facile, oppure un pick-and-roll in tranquillità. Lui può cambiare in ogni momento e su tutti. La nostra intensità difensiva parte da lui, senza dubbio“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone