STATS CORNER-I migliori rim protectors della NBA

Fra i vari parametri da analizzare per capire l’efficienza della fase difensiva di una squadra, oltre al famoso Difensive Rating che è uno sorta di sintesi di tutti essi, c’è sicuramente la percentuale di canestri concessi al ferro, la cosiddetta “oFG% at the rim”. Letteralmente “at the rim” significa “al ferro”, ma è stata presa come misura convenzionale quella dei 5 piedi, circa un  metro un mezzo. È da questa zona per arrivare più facilmente ai due punti, ovvero layup e schiacciate, e limitare il numero di essi anche grazie all’aiuto degli esterni durante la penetrazione è sicuramente fattore di ottima difesa. Osservando un po’ i dati delle squadre vediamo come i Chicago Bulls siano i migliori in questo aspetto, concedendo solo il 56.1% di canestri al ferro, seguiti da Thunder (56.9), Pacers(57.3), Bucks(57.7) e Spurs (58.0) mentre i peggiori sono i Timberwolves (66.8), con a ruota i Kings (64.5), Magic (63.8) e Cavaliers (63.8). Andando più all’interno di tutte le statistiche fornite dalla lega ho cercato di creare una classifica oggettiva dei migliori rim-protectors della NBA, ovvero di quei giocatori, propriamente ali grandi o centri, che proteggono meglio il proprio canestro, partendo sostanzialmente da 3 parametri principali:

  • stoppate di media a partita (Blk), che però danno solo l’idea di miglior stoppatore e non di miglior difensore in senso più generale;
  • percentuale concessa al ferro (oFG%), ovvero la percentuale di realizzazione degli avversari quando questo giocatore si trova nei pressi del proprio canestro;
  • la differenza fra il difensive rating con il giocatore in campo (DefRtgIn) e fuori dal campo (DefRtgOut).

Ovviamente nessuna di esse ci fornisce una misura assolutamente esatta della questione perché potremmo fare obiezioni sul fatto che gli esterni non difendono come dovrebbero concedendo penetrazioni e scarichi per i taglianti, oppure sul fatto che magari giochi molti minuti con compagni poco inclini alla fase difensiva. Osserviamo i risultati.

1. RUDY GOBERT-Utah Jazz

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MIN BLK oFG% DefRtgIn DefRtgOut
21.6 2.2 37.3 101.0 111.4

Scelto alla numero 27 nel draft del 2013 dai Denver Nuggets e subito tradato ai Jazz, dopo una stagione passata ai margini delle rotazioni con solo 9.9 minuti di media in 45 partite disputate, Rudy Gobert rappresenta sicuramente uno dei tanti giovani interessanti in quel di Sal Lake City. È sostanzialmente un giocatore monodimensionale, nel senso che sta in campo solo per proteggere l’area in difesa e per portare blocchi e chiudere al ferro in attacco. Ma le poche cose che fa le fa eccezionalmente: quinto per eFG% dietro a DeAndre Jordan, Kyle Korver( WTF?!?), Brandan Wright e Tyson Chandler e quinto anche per percentuale di rimbalzi catturati dietro a Andre Drummond, De AndreJordan, Omer Asik e Tristan Thompson. È il migliore anche per percentuale concessa al ferro, nella differenza tra DefRtgIn e DefRtgOut con ben 11.4 punti di scarto e terzo per stoppate medie a partita dietro solo Anthony Davis e DeAndre Jordan. Da sottolineare come la sua struttura fisica sia il prototipo perfetto del rim-protector: 216 cm di altezza per 234 cm di apertura alare e un’agilità anormale per questo corpo.

2. SERGE IBAKA–Oklahoma City Thunder

Serge-Ibaka

MIN

BLK oFG% DefRtgIn

DefRtgOut

32.5

2.2 40.2 99

102.9

Da anni ormai Serge Ibaka può essere considerato sicuramente uno dei migliori intimidatori d’area della lega: primo quintetto difensivo da tre stagioni consecutive e leader nelle stoppate nel 2012 e nel 2013. Inoltre da quanto è entrato nella lega ha sviluppato un ottimo gioco offensivo che gli ha permesso, oltre che ovviamente di segnare più punti, anche di potere rimanere più minuti sul terreno di gioco in difesa senza essere un peso in attacco. Essendo molto veloce di piedi e agile negli scivolamenti laterali spesso accetta il cambio durante il pick & roll trovandosi ad affrontare così giocatori più bassi di lui, senza però perdere efficienza quando si tratta di chiudere la serranda.

3. ROY HIBBERT-Indiana Pacers

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MIN BLK oFG% DefRtgIn DefRtgOut
25.2 1.9 40.4 101.6 100.6

È oggettivamente in calo nelle ultime due stagioni, ma Roy Hibbert resta comunque uno fra i difensori più forti nel reparto lunghi di tutta la lega e se nelle passate stagioni i Pacers potevano vantare una delle migliori difese complessive gran parte del merito va attribuito al centro ex-Georgetown. Da considerare però come tutte le cifre siano peggiorate, ma forse la più preoccupante è quella riguardante il minutaggio: il numero 55 giallonero infatti, ha giocato meno solo nella sua stagione da rookie, segno evidente che anche a livello di condizione fisica non siamo al top. Comunque il 40.4% concesso al ferro è un valore molto alto e postivo ed è la testimonianza che Hibbert può dire ancora la sua nell’ultimo metro e mezzo di area.

4. ANDREW BOGUT-Golden State Warriors

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MIN BLK oFG% DefRtgIn DefRtgOut
24.2 2 41.0 92.0 99.4

Quando si parla delle chance di vittoria di titolo da parte dei Golden State Warriors dobbiamo parlare forzatamente anche delle condizioni fisiche di Andrew Bogut. La difesa dei californiani è di gran lunga la migliore con un difensive rating di 96.9, ma quando l’australiano è fuori dal rettangolo di gioco questo dato passa a 99.4, mentre quando è dentro scende addirittura a 92.0! Con 99.4 siamo ancora in range top5 difese, ma 92.0 è qualcosa di illegale, specialmente se consideriamo cosa può fare anche nella metà campo offensiva con assist e blocchi per il pick & roll o per le uscite di Thompson e Curry. Senza dubbio giocatore imprescindibile per Golden State.

5. DWIGHT HOWARD-Houston Rockets

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MIN BLK oFG% DefRtgIn DefRtgOut
32.9 1.3 45.1 97.4

102.1

Non sarà più certamente il superman di Orlando ma Dwight Howard è sempre un fattore difensivo notevole, nonostante sia in corso la stagione con il minutaggio più basso della sua carriera decennale in cui ha vinto due volte la classifica delle stoppate, cinque volte quella dei rimbalzi, tre volte il “Difensive Player of the Year” e incluso quattro volte nel primo quintetto difensivo. È evidente come coach McHale lo stia centellinando per averlo al meglio a maggio (addirituura solo 29 minuti di media nel mese di gennaio) ma la difesa dei Rockets resta una delle migliori della lega e lui è sicuramente il tassello fondamentale di essa, nonostante non metta più a referto 2.9 stoppate a partita come negli anni in Florida.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone