Warriors, Kerr: "KD è un giocatore extralusso. Può segnare in ogni modo"

I Golden State Warriors sono partiti con il piede giusto, espugnando in Gara-1 delle Western Conference Finals il Toyota Center, impianto di casa degli Houston Rockets. I ragazzi di Steve Kerr, nonostante un ottimo inizio degli avversari e un James Harden in gran serata (41+7 assist), non hanno perso la calma e, nel secondo tempo, hanno fatto propria la posta in palio, con un netto 119-106. Sugli scudi sicuramente Kevin Durant (37), che riceve gli elogi di Steve Kerr.

Il nostro obiettivo è certamente quello di ottenere una circolazione del pallone efficace, ma Kevin è certamente un giocatore extralusso. Quando sei in difficoltà, basta passargli il pallone e ti può far canestro in ogni modo” – spiega l’head coach di Golden State – “Questo è il motivo per cui chiunque vorrebbe averlo con sé in squadra. Pensiamo alle Finals di due anni fa, nelle quali non riuscimmo a superare l’ostacolo. Kevin è quel tipo di giocatore che ti permette di superare qualsiasi avversità. Non so come si possa limitare, dato che può realizzare ogni tiro che vuole“.

Ho raccolto semplicemente quello che la difesa mi ha concesso, cercando di essere forte ed aggressivo quando avevo il pallone” – sottolinea Durant – “Ho sbagliato anche tiri facili. Tipo un floater, non ricordo se il terzo o il quarto, che mi è venuto corto. Odio sbagliare tiri del genere, anche perché sentivo che erano buone occasioni per segnare“.

Non so se siamo al nostro massimo come rendimento, ma credo che possiamo fare meglio” – aggiunge KD – “Voglio dire, la posta in gioco è molto alta, dato che stiamo partecipando alle Western Conference Finals contro la miglior squadra della regular season, che ha nel roster in possibile MVP. Tutti noi vogliamo divertirci e questa è una occasione che non capita spesso. Perciò vogliamo approfittarne“.

Quello che dobbiamo fare è mettere tutta la nostra energia in ogni occasione, continuando a combattere e a rispondere colpo su colpo. Loro, i Rockets, non si fermano mai e restano sempre in partita soprattutto grazie alle loro capacità da tre punti. Noi dobbiamo provare ad ottenere buoni tiri da un lato, e difendere adeguatamente dall’altro“, ha concluso l’MVP delle Finals 2017.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone