Butler torna e trascina i Bulls. Bene Heat e Nets con uno straordinario Johnson. Ancora sconfitta per Indiana

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BULLS @ TIMBERWOLVES – 105-104 – Dopo aver affrontato Knicks e Cavs, rispettivamente con una vittoria e una sconfitta, i Chicago Bulls volano a Minneapolis per affrontare i Twolves di Wiggins e Rubio.
Per i Bulls torna a sorpresa in campo Jimmy Butler, e il numero 21 farà subito la differenza.
Il prodotto di Marquette chiuderà con 24 punti, risultando determinante per i suoi. Prima frazione tutta o quasi a favore dei Bulls, che difendono bene e conducono il match senza difficoltà nonostante l’assenza di Rose: il numero 1 resta a riposo dopo la dstorsione alla caviglia dell’atra notte contro LeBron e compagni.
Chicago domina fino all’intervallo lunga, e nella ripresa esce fuori la squadra di casa; Minnesota, con un parziale di 32-22 nel terzo quarto, si riporta sotto.
Chicago cerca di rispondere come può, con Gasol e Noah che prendono il controllo dell’area avversaria, ma i Twolves restano aggrappati al match trovando ilvantaggio per 105-104 a 2 secondi dal termine, con una tripla meravigliosa di Martin.
Dall’altra parte Butler si guadagna due tiri liberi vitali, trasformati per il nuovo vantaggio 106-105, col punteggio che rimarrà invariato vista l’ultima azione che non va a buon fine di Minnesota.

CHICAGO – Dunleavy 13, Gasol 20, Noah 8 e 11 reb, Butler 24, Hinrich, 11, Brooks 16, Mirotic 12, McDermott 2.
MINNESOTA – Wiggins 8, Young 8, Pekovic 17, Martin 33, Rubio 6, Brewer 4, Dieng 10, Williams 3, Bennett 12, Muhammad 1.

HEAT @ 76ERS 114-96 – Seconda vittoria in altrettante gare per Miami, con la squadra di Spoelstra che s’impone a domicilio a casa dei Philadelphia 76ers.
PArtita equilibrata per buona parte di primo e secondo quarto, coi padroni di casa vogliosi di regalare al pubblico amico la prima W stagionale.
Wade parte in quintetto per Miami e farà la differenza: il nativo di Chicago collezionerà soli 9 punti, ma gestisce la squadra come meglio non si potrebbe e se gli Heat chiudono avanti il primo tempo è anche grazie alla coppia con Bosh.
L’ex Raptor in serata positivissima, chiuderà con 30 punti e 8 rimbalzi.
Al +6 degli Heat all’intervallo lungo, Phila prova a rispondere nel terzo quarto: Wroten e Davies, rispettivamente 21 e 18 punti, provano la rimonta arrivando fino al -2.
Nell’ultima frazione, però, l’imbarcata di Phila ha del clamoroso: Miami domina e mette a segno un parziale di 27-13 che chiuderà definitivamente il match.

MIAMI – Deng 15, Williams 15, Bosh 30, Wade 9, Cole 10, Andersen 10, Chalmers 20, Napier 5, Ennis 5, McRoberts 3, Hamilton 2.
PHILADELPHIA – Mbah 9, Noel 2, Sims 9, Thompson 9, Wroten 21, Davies 18, Thomas 8, Johnson 5, McDaniels 8, Shved 6.

SUNS @ JAZZ 91-118 – Dopo la superba prestazione per battere gli Spurs, i Suns d Phoenix crollano in casa degli Utah Jazz.
I padroni di casa si aggiudicano così la prima vittoria stagionale e lo fanno grazie ad una grande partita collettiva e dei singoli.
Il dominio dei Jazz parte dalla palla a due: Hayward e Favors fanno la differenza sin da subito, e Utah si aggiudica senza problemi la prima frazione con un parziale di 33-22. Nel secondo quarto parziale rimonta ospite, ma Bledsoe e soprattutto Thomas non sembrano in serata di grazia come nella notte precedente.
Al rientro per il terzo quarto, un altro parziale di 30-20 per i padroni di casa spegne totalmente la partita: Utah ha in mano il match e lo controllerà anche nell’ultimo quarto ampliando il distacco finale, per il decisivo 118-91.

PHOENIX – Morris 12, Morris 13, Plumlee 6, Dragic 10, Bledsoe 10, Len 4, Tolliver 5, Green 16, Thomas 10, Goodwin 5.
UTAH – Hayward 24 e 10 reb, Favors 32,Kanter 3, Burks 10, Burke 7, Booker 14, Hood 7,, Exum 10, Gobert 6, Novak 3, Clark 2.

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NETS @ PISTONS 102-90 – Ancora sconfitta per i Pistons di coach Van Gundy che, con soli 8 uomini in rotazione, non riescono a fermare l’avanzata dei Nets di Jason Kiss al Palace di Auburn Hills.
Buona la partenza di Detroit, trascinata da Jennings, ma gli uomini di Brooklyn mostrano sin da subito il maggiore tasso tecnico gestendo il match.
Il primo quarto si chiude sul 33-25, ma con l’entrata in campo delle second unit i Nets mostrano tutta la loro profondità in panca e prendono il largo.
All’intervallo lungo è +12 per gli ospiti. Nella terza frazione prove di rimonta per Detroit: crescono le prestazioni sotto le plance di Drummond e Smith, ma al’ultimo intervallo lo svantaggio è ancora di 6 punti.
La squadra di casa crolla, invece, nell’ultimo quarto, quando Brooklyn, con un parziale decisivo di 21-15, farà sua la partita, grazie anche ai 18 di Garnett ma soprattutto ai 34 conditi di 8 rimbalzi per Joe Johnson, mattatore del match.

BROOKLYN – Johnson 34, Garnett 18 e 14 reb, Plumlee 10, Bogdanovic 2, Williams 15, Anderson 3, Teletovic 12, Jack 2, Jordan 6.
DETROIT – Singler 5, Smith 14, Drummond 10, Jennings 18, Monroe 18, Caldwell-Pope 10, Butler 5, Augustin 6.

BUCKS @ WIZARDS 97-108 – Esordio col botto per i Washington Wizards tra le mura amiche, con una partenza sprint contro i Bucks di Milwaukee.
I capitolini macinano gioco sin dal primo possesso tenendo sempre il naso avanti, anche se gli ospiti tengono il passo con la buone serate al tiro del rookie Jabari Parker e soprattutto di Brandon Knight.
Troppo leggeri però gli ospiti sotto canestro, e così Washington trova l’allungo grazie allo strapotere fisico di Marcin Gortat: il polacco chiuderà con una quasi doppia-doppia di 20 punti e 9 rimbalzi, utili a segnare il solco con il parziale di 29-17 del primo quarto.
I Bucks tornano in partita prima dell’intervallo, ma il nuovo parziale al rientro per il terzo quarto in favore dei padroni di casa spezzerà in due la partita: Wall alza i giri del motore e i 21 dalla panchina di Porter faranno la differenza.
Il +4 Bucks nel solo ultimo quarto serve solo a limitare i danni: i Wizards, dopo il primo passo falso, ci sono, nonostante la serata poco brillante al tiro di Paul Pierce, e si candidano ancora ad essere Cenerentola di tutta la Eastern.

MILWAUKEE – Parker 13 e 11 reb, Middleton 6, Sanders 8, Dudley 4, Knight 24, Pachulia 2, Mayo 3, Henson 2, Antetokounmpo 4, Bayless 20, Ilyasova 8, Marshall 8.
WASHINGTON – Pierce 2, Nené 22, Gortat 20, Temple 18, Wall 1, Porter 21, Rice 4, Gooden 2.

PACERS @ HAWKS 92-102 – Dopo una tumultuosa estate, Atlanta e Pacers si ritrovano per la seconda uscita stagionale, e i padroni di casa inaugurano al meglio il primo match davanti al pubblico amico della stagione.
Gli Hawks partono subito a mille con la coppia Horford-Tegue sugli scudi: le aquile chiudono già a +11 dopo il primo quarto.
Indiana prova a rientrare in partita con le buone prestazioni di Hibbert e Scola sotto canestro, ma Atlanta non ha alcuna difficoltà a restare davanti; buona per gli ospiti l’uscita dalla panchina di Copeland, 21 punti e 6 rimbalzi per l’ex Knicks.
A cavallo tra terzo e quarto quarto è Tegue a fare la differenza: il playmaker prodotto di Wake Forest mette insieme 25 punti con 4 rimbalzi e 6 assistenze, e guida il parziale decisivo per i suoi nell’ultima frazione, un 32-29 che spezza ogni speranza di rimonta per i Pacers, che tornano ad Indianapolis con la seconda sconfitta stagionale.

INDIANA – S. Hill 10, Scola 12 e 10 reb, Hibbert 14, Miles 10, Sloan 14, Copeland 21, Allen 6, Mahinmi 5.
ATLANTA – Carroll 11, Millsap 13, Horford 20, Korver 9, Teague 25, Antic 7, Bazemore 3, Sefolosha 3, MAck 6, Scott 5.

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone