Giannis Antetokounmpo, la star del 2020 : young and wild and greek

Al Barclays Center di Brooklyn nelle notti di venerdì e sabato dell’ All Star Game è apparso un personaggio che sta diventando sempre più popolare nel mondo NBA, si parla di Giannis Antetokounmpo, ragazzo di 20 anni, greco di origine nigeriane e “small” forward dei Milwaukee Bucks.
Se nel Rising Star si può essere notato si e no, di certo è salito sul palcoscenico al sabato partecipando alla gara delle schiacciate. Il risultato non sarà stato da ricordare (eliminato al primo turno),ma il ragazzo, inteso sia come uomo che come giocatore,un approfondimento lo merita.

Torniamo indietro al 27 giugno 2013; il luogo ? Ancora il Barclays Center; la sua carriera NBA inizia quando con la 15esima scelta al draft viene annunciato dall’ ex commissioner David Stern come chiamata dei Milwauekee Bucks. Al momento della chiamata è curioso come lo stesso Stern, prima di pronunciarlo, si assicuri di aver letto correttamente il nome; effettivamente Antetokounmpo non è il tipico cognome anglosassone.
Particolare non è solo il nome del giovane Giannis, ma lo è anche la sua storia e poi in campo più strettamente cestistico il suo fisico.
antetokounmpoNato ad Atene il 6 dicembre 1994 da madre e padre nigeriani, ha dovuto affrontare un’ infanzia e un’ adolescenza, insieme ai suoi 3 fratelli, decisamente complicata : i genitori erano in sostanza dei clandestini e per mantenersi dovevano vendere oggetti per strada, attività a cui partecipava anche lo stesso Giannis, e spesso il mangiare rimaneva un miraggio. Non il solito background della futura star NBA.

La famiglia Antetokounmpo
La famiglia Antetokounmpo

Inizia a giocare a basket l’altro ieri, metaforicamente parlando, nelle giovanili del Filathilikos , squadra di Atene di serie A2, che lo ha portato ad esordire nella stagione 2012/2013 tra i senior. Il suo primo amore a livello sportivo era stato il calcio, poi quando si è accorto di essere diventato un po’ troppo alto decise di cambiare …meglio per tutti.
Nel Filathilikos giocava in una palestra a cui obbiettivamente quelle delle nostre serie D o promozioni varie non hanno nulla da invidiare,  palestra in cui la sua presenza portava sugli spalti più talent scout piuttosto che tifosi.

Devono essere stati attenti i talent perché nel dicembre 2012 (appena maggiorenne) firma un contratto di 4 anni con il CAI Zaragoza nella Liga spagnola ACB. Giannis però non giocherà mai con la formazione aragonese poiché, come detto, nell’estate 2013 è arrivata la chiamata ai piani alti, non male per uno che fino a quel momento aveva vissuto con il rischio di non poter mangiare la sera e di dover lasciare la Grecia a causa della sostanziale clandestinità dei genitori.

Come detto Giannis è una guardia, c’è solo un piccolo dettaglio, ovvero è alto 2 metri e 10 circa e la sua agilità e il suo atletismo lo rendono un esemplare praticamente unico nel panorama NBA.
La stagione da rookie non è particolarmente esaltante per i suoi Bucks che chiudono con un record di 15 vittorie e 67 sconfitte sotto la guida di coach Lerry Drew con cui il ragazzo stringe un buon rapporto. E’ difficile esprimersi al meglio a 19 anni e in una realtà prevalentemente perdente, ma comunque della sua prima stagione conserverà un bel ricordo per quello che ha rappresentato per lui e ha lasciato a tutti noi anche degli aneddoti da raccontare che ci aiutano ad inquadrare meglio il personaggio.
Forse il più famoso riguarda la sua sosta ad un bancomat poco prima di una partita per spedire i soldi alla sua famiglia (che allora era ancora in Grecia, attualmente si è trasferita a Milwaukee), il problema fu che aveva spedito proprio tutti i soldi che aveva non potendo pagare il taxi per raggiungere il palazzo dove di lì a poco si sarebbe alzata la palla a due , inizia così a correre in preda al panico finché una coppia non lo riconobbe offrendogli un passaggio.
Chiaramente la sua crescita nella fame ha fatto si che il suo rapporto con il cibo fosse del tutto particolare, così dopo uno dei primi allenamenti con i Bucks, notando il grande buffet presente nella sala relax, riempì un paio (ma forse anche 3) borse con del cibo, fu fermato poi dal compagno di squadra Brendon Knight che incuriosito nel vederlo andare via con tutte quelle borse lo fermò facendogliele aprire…ne seguì una spiegazione che quel cibo ci sarebbe stato anche per i giorni seguenti, ogni giorno …unico.
Un ragazzo di 19 anni catapultato in un mondo completamente nuovo da ogni punto di vista non può non manifestare un po’ di ingenuità, un’altra dimostrazione fu quando ricevette la sua prima busta paga, notando che la metà dello stipendio lo perdeva in tasse, domandò al compagno Zaza Pachulia se esistesse un modo per non pagarle …anche qui il compagno dovette dargli qualche spiegazione che andava un po’ oltre il Pick and Roll e i cambi difensivi.
Da come ne parlano le persone che gli sono intorno sembra impossibile non volere bene a Giannis, l’unico che ne ha avuto da ridire è stato Nikos Michaloliàkos, leader di Alba Dorata, partito greco di estrema destra, che in occasione dello sventolio della bandiera greca da parte degli Antetokounmpo al draft 2013 dichiarò  “Allo zoo, se date una banana o una bandiera a uno scimpanzé, anche lui la alzerà” con evidenti riferimenti razzisti…opinione direi non condivisa dai più.

Intanto nel giugno 2014  viene chiamato al draft con la numero 51 anche il fratello maggiore (2 anni più grande) Thanasis dai New York Knicks, per ora solo D-League per lui. Mentre per Giannis arriva la convocazione al mondiale da giocare tra Agosto e Settembre con la maglia della sua Grecia, avventura che si chiuderà agli ottavi di finale dopo la sconfitta 90-72 con la Serbia.

Decisamente un’altra musica nella stagione in corso : con l’arrivo in panchina di Jason Kidd da Brooklyn, la seconda scelta assoluta al draft Jabari Parker e con qualche arrivo di rilievo come Dudley e Marshall. Con una squadra piena di giovani e di entusiasmo i Bucks sono la squadra rivelazione della lega (se escludiamo le due leader di conference Atlanta e Golden State), alzi la mano, infatti, chi si aspettava che potessero essere 30-23 alla sosta per l’All Star Week End, anche senza Parker da dicembre in poi causa infortunio.
Giannis acquisisce continuità in un sistema vincente (seppure a Est) e gode di una sempre maggiore notorietà anche grazie alle schiacciate spettacolari, in campo aperto o sulla testa degli avversari che ci fa vedere nella notte, e che gli faranno ottenere l’invito per il già citato Slam Dunk Contest.
Non pensiate però che “the greek freak” sia solo un freak show (fenomeno da circo) delle schiacciate che sono solo la punta dell’iceberg del suo gioco; dimostra infatti anche una larga comprensione del gioco che francamente sorprende per uno che gioca a livello organizzato da così poco, per lui infatti 2,5 assist di media a sera da unire ai 12 punti e 6,6 rimbalzi a partita. Ma la metà campo dove tuttora fa la differenza, anche a livello NBA, è quella difensiva : un’apertura alare di 2 metri e 23 (alla faccia della teoria dell’uomo vitruviano di Da Vinci) con braccia lunghissime capaci di stoppare tiri e intercettare passaggi da distanze proibitive per altri e la clamorosa velocità di piedi e agilità per uno della sua altezza gli permettono di rifilare circa 1 stoppata e 1 palla rubata agli avversari di media a partita. Ma le cifre non possono spiegare in assoluto quello che rappresenta Giannis difensivamente per i propri avversari, grazie al suo fisico può marcare praticamente chiunque dalla posizione di PG a PF (da 1 a 4) e buona fortuna a chi gli tira in faccia con quelle braccia …presenza inquietante, contribuendo a rendere quella dei Bucks la sesta miglior difesa della lega con 97,2 punti concessi di media per gara.

BBVA Compass Rising Stars Challenge 2014

Nella recente partita contro Sacramento, vinta dai Bucks, Reggie Evans, veterano dei Kings, dalla panchina domanda al greco  “ehi Giannis quanti anni hai ?” e lui “ venti”, reazione di Evans dopo qualche secondo di silenzio “…caspita”, con un espressione inglese un po’ più colorita.

Per capire di che “creatura” stiamo parlando per disponibilità atletiche e fisiche gli è stato chiesto in quanti appoggi riuscisse a percorrere i 28 metri del campo, lui inizialmente non lo sapeva così dopo aver provato ha comunicato la risposta ed il numero complessivo di appoggi è stato per un totale di 9 …provateci voi.

Fuori dall’ordinario come ragazzo e come giocatore, 20 anni da poco compiuti, una città e un ambiente che gli permetteranno di migliorare e crescere con calma : Giannis il futuro è nelle tue mani, anzi, per dirla con lo slogan che hanno adottato da questa stagione i Bucks per promuovere il loro progetto :”own the future”.

 

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone