Infuria la polemica per l'arbitraggio di Gara-1 tra Warriors e Rockets

Il primo atto della serie tra Golden State Warriors e Houston Rockets non sta mancando di far parlare di sé. Sul campo, i californiani si sono imposti 100-104, al termine di un match combattuto e molto teso, con un clima esasperato da un arbitraggio deragliato in pratica sin dal primo quarto. Tanti fischi dubbi (o palesemente sbagliati), con le due squadre che non hanno minimamente aiutato il terzetto arbitrale, con proteste continue fino alla fine.

James Harden, in modo fermo, ha chiesto un trattamento più giusto: “Sappiamo cosa successe due anni fa a Kawhi Leonard” – ha detto, riferendosi all’infortunio dell’ex Spurs dopo un contatto con Zaza Pachulia – “Una cosa del genere può cambiare un’intera serie. Chiedo agli arbitri un trattamento equo e di chiamare i falli quando ci sono, nient’altro. Poi accetteremo qualsiasi risultato“.

Ha risposto per le rime, come al solito, Draymond Green: “Se salta ed atterra un metro avanti rispetto a dove ha staccato, è un problema suo. Lui vuole un trattamento equo, ma quando ho subito un fallo su un tiro da 3 punti non mi sono lamentato con nessuno. Ragion per cui dovrebbe smetterla di lamentarsi. Credo che in ogni partita ci siano errori arbitrali, ma è normale che sia così; gli arbitri non possono vedere sempre tutto“.

Così coach D’Antoni: “Cercherò di fare il bravo, poiché non voglio pagare una multa; e alla mia associazione servono i soldi. Gli arbitri sono venuti nel primo tempo e mi hanno detto che non li hanno visti. Questo è quanto. Se ne sono persi quattro, un totale di 12 tiri liberi. E’ andata così, cercano di fare il loro meglio“. Poi Chris Paul: “Passare da un potenziale gioco da 4 punti ad un tecnico ed espulsione è davvero dura. Ma devo essere più intelligente, poiché cose del genere non fanno altro che male alla squadra“.

Non sono mancate chiaramente le reazioni anche di altri personaggi. A partire da Jared Dudley, dei Nets: “A me non piacciono i flop. Ma quello su Chris Paul è fallo tutta la vita. Guardate Livingston: tocca il suo polso e non gli permette di atterrare. Il suo piede è proprio nella posizione in cui sarebbe atterrato Paul. Poi il flop successivo di CP3 è ridicolo, ok; ma quello è pur sempre fallo per me. La Lega deve decidere cosa fare, se fischiarli tutti o meno. E i giocatori si adatteranno. Il problema è che, per l’intera stagione, li hanno fischiati“.

Tra i più attivi sulla questione i giocatori degli Utah Jazz, eliminati dai Rockets al primo turno. “La scorsa settimana non ci hanno permesso di difendere così” – ha twittato Rudy Gobert – “O sono pazzo io oppure sono solo gli angoli della telecamera“. Anche Mark Cuban, owner dei Dallas Mavericks, non ci è andato giù leggero: “È compito della commissione regolamentare della NBA togliere i falli da lato a lato. Il difensore ha tutto il diritto di atterrare. Gli attaccanti sono intelligenti abbastanza per approfittarsene, non è una questione degli arbitri. È la stupidità della lega“.

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone