I Warriors battono i Jazz. DeRozan fa godere ancora i Bulls, Giannis devastante. Nets ko con i Clippers, bene Nuggets e Pistons

Prima nottata NBA del 2022 caratterizzata da sei partite in tabellone. Riflettori sulla Vivint Arena di Salt Lake City, per l’incrocio tra Utah Jazz e Golden State Warriors. Ad ottenere un’altra W molto pesante sono gli uomini di coach Steve Kerr che, nonostante l’assenza di Draymond Green, come Damion Lee ancora nel Protocollo anti COVID-19, supera gli avversari (123-116) con un’ottima prova di squadra (tutti i giocatori utilizzati a referto). Avanti di 16 nei primi istanti di terzo periodo (66-50), i californiani subiscono il ritorno dei padroni di casa, che vanno sul +8 dopo 26″ nel quarto periodo (86-94); Golden State reagisce, va sul +5 (111-106 con 3’50” da giocare), ma viene riagganciata dalla bomba di Bogdanovic a 2’13” dalla fine (111-111). Da qui parte un parziale di 12-5, con 9 punti di Curry (12 nel periodo) e 3 di Iguodala, che chiude la contesa. Il proscenio se lo prende ancora il #30 (28+9 ast e 6 reb), che tocca quota 158 partite di fila con almeno una tripla a segno, nuovo record. Degni di menzione anche Andrew Wiggins (25) ed Otto Porter Jr. (20+8 ast+7 reb e 3 stl), così come Andre Iguodala (12+8 ast e 7 reb) dalla panchina. Non bastano ai Jazz i quattro ventelli di Rudy Gobert (20+19 reb), Donovan Mitchell (20+9 ast e 6 reb, ma con 4/19 al tiro), Bojan Bogdanovic (20+6 reb) e Jordan Clarkson (20).

Altro uomo copertina della prima notte del nuovo anno è DeMar DeRozan. Il classe ’89 ha nuovamente portato i suoi Chicago Bulls al successo, ancora con un buzzer-beater, divenendo il primo nella storia a decidere due match di fila sulla sirena in un back-to-back. Ad inchinarsi sono stati i Washington Wizards, sconfitti 120-119 sul parquet amico della Capital One Arena, al termine di una sfida a lungo comandata, con un +10 (90-100) ad 8’30” dalla fine. Zach LaVine è il top-scorer di serata (35+5 reb), seguito dal #11 (28+9 reb e 5 ast); importante anche il contributo di Nikola Vucevic (22+12 reb) e di Coby White (20+5 ast). Ai Wizards non sono abbastanza le prove di Kyle Kuzma (29+12 reb) e di Bradley Beal (27+17 ast e 4 stl).

I Bulls guidano la Eastern Conference con una partita di vantaggio sulla coppia composta da Milwaukee Bucks e Brooklyn Nets. Tutto facile per i Campioni in carica, che festeggiano la 6° W consecutiva asfaltando 113-136 al Fiserv Forum i New Orleans Pelicans. Sugli scudi chiaramente Giannis Antetokounmpo, autore di una tripla-doppia (35+16 reb e 10 ast), supportato da Jordan Nwora (23 e 9/11 al tiro) e da Jrue Holiday (21+6 ast); Jaxson Hayes (23+7 reb) e Josh Hart (14+11 reb e 9 ast) i migliori per NOLA. Ko invece per la squadra di coach Steve Nash, superata 120-116 al Barclays Center dai Los Angeles Clippers. Una partita che era in mano a Durant&co, avanti di 13 a metà quarto periodo (92-105); gli ospiti, però, rimontano e trovano la parità con una tripla di Coffey a 2’35” dalla fine (110-110); l’ultima parte di match vede il parziale decisivo degli angeleni, con un 10-4 che stende i padroni di casa. Decisive per i Clippers le prestazioni di Eric Bledsoe (27), Reggie Jackson e Terance Mann (19 a testa); la tripla-doppia di James Harden (34+13 ast e 12 reb) e KD (28+9 reb con 11/24 al tiro) non evitano la L ai Nets.

La quarta vittoria in trasferta (su sei partite totali) della notte appartiene ai Denver Nuggets, vincenti 124-111 al Toyota Center di Houston contro i Rockets. Con Nikola Jokic (24+11 reb) e Facundo Campazzo (22+12 ast e 5 stl) in evidenza, la franchigia del Colorado indirizza pesantemente la partita con un gran secondo periodo (47-24 il parziale); nei texani spicca il rookie Jalen Green (29). Chiudiamo con il match della Little Caesars Arena tra Detroit Pistons e San Antonio Spurs. Dopo un primo tempo di marca texana, con gli ospiti avanti anche di 17 lunghezze (42-25 a 7’42” dalla pausa lunga), i Pistons rialzano la testa nella ripresa, allungando a loro volta fino al +9 con 7’28” da giocare nel quarto periodo (86-95); a reagire stavolta sono i ragazzi di coach Popovich, che forzano l’overtime impattando sul 105-105. A decidere la sfida nei 5′ extra, con una tripla ad 1.9″ dalla sirena, è Saddiq Bey (21+17 reb), per il 116-117 finale a favore di Detroit. Bene per i locali anche Hamidou Diallo (34+14 reb e 5 stl), Luka Garza (20+14 reb) e Cassius Stanley (19); negli Spurs, i migliori sono Bryn Forbes (27+7 reb), Devin Vassell (19) e Derrick White (18+14 ast).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

NEW ORLEANS PELICANS (13-23) @ MILWAUKEE BUCKS (25-13) 113-136

SAN ANTONIO SPURS (14-21) @ DETROIT PISTONS (6-28) 116-117 OT

CHICAGO BULLS (24-10) @ WASHINGTON WIZARDS (18-18) 120-119

LOS ANGELES CLIPPERS (19-18) @ BROOKLYN NETS (23-11) 120-116

DENVER NUGGETS (18-16) @ HOUSTON ROCKETS (10-27) 124-111

GOLDEN STATE WARRIORS (28-7) @ UTAH JAZZ (26-10) 123-116

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone