Butler 'for the ages': gli Heat battono i Celtics 111-103 e forzano la serie a Gara7

Al TD Garden sembrava tutto pronto, apparecchiato per celebrare la vittoria dei Boston Celtics nelle ECF e il conseguente ritorno alle Finals dopo 12 anni d’assenza, complice soprattutto una condizione generale migliore rispetto agli incerottati Miami Heat. Invece no, non è andata affatto così. Trascinati da un Jimmy Butler eroico, oseremmo dire quasi ‘leggendario’, i floridiani si sono imposti 111-103, regalandosi una Gara7 che si preannuncia infuocata e che, soprattutto, potranno disputare davanti al pubblico amico della FTX Arena (sebbene in questa serie per ben quattro volte su sei il fattore campo non sia stato rispettato).

L’avvio di match è all’insegna dei Miami Heat e della sua stella, Butler, che parte subito all’assalto e ne mette 14 nella prima frazione. Gli ospiti, con anche Lowry e Martin a mettersi in evidenza, toccano il +10 a 4’53” dalla prima sirena (19-9); dall’altro lato, il duo Tatum-Brown combina per 14 punti, equamente divisi, e Boston riesce a non far scappare gli avversari, pur chiudendo sotto di 7 al 12′ (29-22). Nel secondo quarto la difesa di coach Udoka sale di tono, costringendo gli avversari ad un 5/18 dal campo e a ben 8 turnover; in attacco prima Tatum poi Brown realizzano due serie da 11 punti consecutivi. Alla pausa lunga, però, a comandare seppur di misura sono ancora gli Heat (48-46).

Al rientro sul parquet, la partita si sblocca anche offensivamente e a farla sono ancora gli Heat. Strus diventa un fattore (11 nel periodo), Butler è sempre presente (altri 9 a referto), Lowry ed Oladipo danno una bella mano. Gli ospiti costruiscono così un allungo importante, toccando il +12 con una tripla del #31 (70-58 con 5’31” da giocare); Oladipo, con un 2/2 in lunetta, fa arrivare i suoi anche sul +13 (79-66 e 2’08” sul cronometro). Boston non deraglia e, al 36′, il tabellone recita +7 per i ragazzi di coach Spoelstra (82-75).

Entriamo nel quarto e decisivo periodo. Se da un lato il solito Butler (che ne metterà ben 17 nel periodo), con l’aiuto di Tucker, prova a tenere i Celtics a distanza di sicurezza, dall’altro è un ispirato White (11 nel periodo) a tenere i suoi a contatto, con un 2/2 di Brown che vale il -2 con 7’55” da giocare (89-87). Dopo una tripla del solito Jimmy Buckets, Boston ribalta tutto con un break di 2-10, completato da due tiri da oltre l’arco di Horford prima e di White poi (94-97 a 4’43” dal termine). Con 5 punti in fila, Lowry rimette avanti i suoi (99-97 e 3’36” da giocare), prima di uscire per falli (come Strus). Smart firma l’ultima parità a quota 99 (3’27” dalla fine), poi per i Celtics si spegne la luce: dal campo arriva un misero 1/6, con in aggiunta 3 palloni persi sanguinosi. Dall’altra parte, dopo un 2+1 di Butler Miami mantiene il sangue freddo in lunetta (8/9 negli ultimi 3′) e la porta a casa per 111-103.

Svetta su tutti, come dicevamo, un grandissimo Jimmy Butler, al suo career-high ai Playoff (47+9 reb+8 ast e 4 stl, con 16/29 dal campo, 4/8 da tre e 11/11 ai liberi); in doppia cifra per Miami anche Kyle Lowry (18+10 ast e 4 reb), Max Strus (13 e 5/12 al tiro) e P.J. Tucker (11+5 reb). Lato Celtics, non sono bastati gli sforzi di Jayson Tatum (30+9 reb e 4 ast), Marcus Smart (22+5 ast e 3 stl) e Jaylen Brown (20+6 reb+5 ast e 3 stl).

 

EASTERN CONFERENCE FINALS 2022

MIAMI HEAT (1) @ BOSTON CELTICS (2) 111-103 (3-3)

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone