Boston è la squadra giusta per Gallinari?
Con l’inizio della Summer League, la stagione 2022/23 della NBA è già entrata nel vivo. Anche se l’inizio ufficiale del nuovo campionato (come da prassi, previsto a metà ottobre) è ancora ben lontano, la maggior parte delle formazioni in campo sono alle prese con le varie amichevoli dei tornei estivi che precederanno il raduno ufficiale in vista della nuova stagione. Questa è l’occasione per vedere in campo i giovani appena “pescati” al Draft NBA e alcune scelte minori, così da dare loro l’opportunità di convincere i vari allenatori e strappare un contratto per la stagione prossima.
Intanto dietro le scrivanie, proseguono le trattative di agenti e proprietari per la costruzione dei nuovi roster. La franchigia che sinora si è messa in mostra più di tutte le altre è stata quella di Boston, squadra che ha siglato l’accordo con l’italiano Danilo Gallinari. L’ala di Sant’Angelo Lodigiano è finito al centro di un maxi scambio tra la sua ex squadra, gli Atlanta Hawks, e i San Antonio Spurs, ottenendo alla fine la free agency e rendendosi disponibili alla trattativa con i Celtics (e rifiutando la corte dei Miami Heat).
Oltre alla firma del giocatore italiano, la compagine di Boston ha siglato l’accordo anche con la guardia Malcolm Brogdon, in uscita dagli Indiana Pacers. Con gli ultimi movimenti di mercato, la franchigia biancoverde si è piazzata di diritto in cima alla classifica delle squadre favorite nella Eastern Conference e, secondo gli esperti ed analisti delle quote sul basket, anche davanti a tutti nella lotta per l’anello di campione.
Soltanto poche settimana fa, Boston era riuscita a raggiungere le Finals NBA (a dodici anni di distanza dall’ultima volta), salvo poi scontrarsi contro Steph Curry e i suoi Golden State Warriors che hanno avuto la meglio per 4 partite a 1. Ai Celtics è mancato quel quid in più proprio dalla panchina, vuoto che adesso coach Ime Udoka spera di aver colmato con gli innesti di Brogdon e, soprattutto, Gallinari.
Almeno sulla carta, avere due riserve come Brogdon e Gallinari è un lusso che poche altre franchigie in NBA possono permettersi. Eppure, la situazione in casa Celtics non è tutta rosa e fiori. I due nuovi giocatori di Boston, infatti, sono reduci da una stagione dove non hanno brillato per forma e condizione atletica. Pur avendo potenzialmente tanti punti nelle mani, Brogdon e Gallinari sono i classici giocatori “injury prone” (ovvero, soggetti a lunghi infortuni). Basterà questo a Boston per gettare il cuore oltre l’ostacolo e conquistare così di nuovo l’anello?
Quel che è certo è che a Gallinari non poteva capitare situazione migliore. L’italiano è all’ultima grande chance in NBA (prima di tornare a giocare all’Olimpia Milano?) e, senza dubbio, vorrà sfruttarla per coronare il sogno di una vita, ovvero vincere l’anello NBA e bissare il successo di Marco Belinelli nel 2014, sinora l’unico italiano (oggi alla Virtus Bologna) capace a conquistare (con i San Antonio Spurs) il campionato di basket più prestigioso al mondo.
I presupposti per una stagione da ricordare ci sono tutti. Non resta che attendere l’inizio del campionato.