Cleveland Cavaliers @ Philadelphia 76ers 107-100: un LeBron da record trascina i Cavs alla terza W di fila

Alla Wells Fargo Arena di Philadelphia, dei Sixers ancora senza referti rosa in stagione ospitano i Cleveland Cavaliers che, invece, dopo la sconfitta iniziale hanno preso fiducia e sembrano lanciati verso l’obiettivo. La partita sulla carta non ha tanto da dire ma allo stesso tempo è ricca di insidie e di pericoli per coach Blatt che deve fare i conti con la sfrontatezza e il talento dei tanti giovani promettenti dei Sixers.
Detto, fatto. L’inizio choc dei Cavaliers è segnato da uno strepitoso Okafor che, sfruttando l’accoppiamento con un sempre rivedibile Kevin Love, banchetta sotto i cristalli e porta i suoi subito in vantaggio. Cleveland bene o male riesce a gestire le soluzioni offensive ma in difesa non scende praticamente mai in campo per i primi 12 minuti. Alla prima sirena, sono già 14 i punti che dividono le due squadre: 18-32 Sixers. Nel secondo quarto è chiamato in causa LeBron Raymone James, sollecitato anche da numeri che lo farebbero entrare ancora di più nella storia di questo gioco. L’intensità offensiva diventa anche difensiva e Cleveland aggiusta il tiro e rientra in partita: secondo quarto giocato meglio e vinto con il punteggio di 31-22 dai Cavs. Si va, dunque, negli spogliatoi col vantaggio Philly di 5 lunghezze e durante l’intervallo coach Blatt chiede ai suoi uno sforzo maggior per portare a casa la partita. Anche in questa occasione: detto, fatto. Com’è sempre capitato in questo inizio di stagione, il più fedele al Re, il giocatore che sta più dietro alle idee del Prescelto è Mo Williams che difende, ruba e va in contropiede per il canestro del 54 pari. LeBron James si mette anche in visione per la squadra e in 3 minuti l’inerzia e il risultato passano dai Sixers ai Cavaliers. Un assist cieco di LBJ permette a Mozgov di segnare 2 comodissimi punti ma Philly resta lì, abbarbicata grazie ai canestri ancora di Okafor. Non appena la squadra di coach Blatt alza il volume della radio in difesa, non ce n’è per nessuno. LeBron legge l’attacco 76ers, anticipa, vola in campo aperto e schiaccia in maniera poderosa per regalare il +13 ai suoi (80-67). Il Re dell’Ohio decide di non voler scendere dalla stratosfera e, aiutato da Dellavedova, la raggiunge di nuovo con un alley oop giocato letteralmente ad altezze proibitive per noi umani. Sembra il canestro della staffa, visto che vale il +11 a 8′ dalla fine ma c’è ancora tempo per scrivere la storia: nell’azione immediatamente successiva, Delly alza ancora per il suo #23 che realizzando altri 2 punti diventa il più giovane giocatore nella storia a realizzare 25.000 punti in carriera. Il record precedentemente apparteneva a Kobe Bryant che ne realizzo 25.000 a 31 anni, mentre LeBron a 30 anni e 307 giorni. Signori e signore sono, siamo, siete tutti testimoni. Da sottlineare la bellissima standing ovation dei tifosi di Philadelphia. Finisce 1007-100 la partita alla Wells Fargo Arena con un LeBron da quasi tripla doppia: 22 i punti, 11 gli assist e 9 i rimbalzi. Peccato per i rimbalzi? No, perchè anche con i 9 si fa la storia: James diventa il secondo miglior rimbalzista dei Cavaliers (3569) superando un suo grande amico come Ilgauskas (3568).

CLEVELAND CAVALIERS (3-1): James 22 + 11 AST, Williams 21, Llove 15, Mozgov 6, Smith, Jefferson 7, Dellavedova 12, Thompson 8, Varejao, Cunningham 4, Jones 12, Harris.

PHILADELPHIA 76ERS (0-3): Covington 4, Noel 14, Okafor 24, Stauskas 15, Caanan 7, Thompson 12, Grant 7, McCcnnell 6, Hholmes 4, Sampson 2, Wood 5.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone