L'unfollowing funziona per Kings James: ecco i numeri della sua crescita

Attorno ad uno dei personaggi più controversi della storia sportiva americana si è sempre pronti a far polemica e a fantasticare. Quando ha deciso (come ogni anno) di iniziare ad entrare in modalità Zero Dark Thirty, ovvero sia escludendo qualsiasi tipo di social non appena si inizia a far sul serio, si è parlato di un suo possibile ritorno a Miami, di un suo nuovo mal di pancia dell’Ohio e di nuove decision in vista. Chiacchiere che non hanno fondamento se non nelle parole dello stesso James, il quale ammette di voler iniziare a ridurre gradualmente le distrazioni social per concentrarsi maggiormente sul campo. Questa è la verità, fino a prova contraria. La verità, come spesso accade, è coadiuvata dai numeri che vanno nella direzione del Re di Cleveland: la sua strategia di unfollowing è vincente. Da quando ha smetto di seguire su twitter gli account di Austin Carr, di Dave McMenamin e Chris Broussard le sue cifre sono cresciute in maniera sostanziosa:

LEBRONAlla fine, ha sempre ragione LeBron Raymone James.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone